Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Avere curiosità è già conoscere…

Inserito il 7 Gennaio 2018 alle ore 10:03 da Plinio Borghi

Avere curiosità è già conoscere. S’è detto che se non si prova più curiosità si finisce di vivere. Sì, perché siamo nati per conoscere e tendiamo verso la Conoscenza a tutto tondo, che è Dio. La curiosità sollecita il desiderio di sapere e di conseguenza la ricerca, che a sua volta si appaga della verità. Di ciò l’esempio più fulgido ci viene proprio dai Magi: infatti, come dovrebbe essere per tutti gli studiosi seri, erano votati a tale impostazione e l’hanno praticata spendendovi la loro vita. E non si sono accontentati di acquisire dati in modo passivo, dandoli per scontati, ma vollero procedere alla loro verifica, mettendosi personalmente in moto. Non erano uomini di fede, come la intendiamo oggi, ma ne possedevano i presupposti, compreso l’approfondimento delle Sacre scritture, cosa invece che da parte nostra lascia tanto a desiderare. Quante volte ci siamo resi conto che l’unico baluardo contro i tentativi di sopraffazione sarebbe una fede granitica (Gesù si accontenterebbe di un granello di senapa!) e invece facciamo acqua da tutte le parti! La saga delle rivelazioni che stiamo celebrando in questo periodo (Epifania, Battesimo e miracolo alle nozze di Cana) sia incentivo a scuoterci dalla nostra indolenza: perché ci tocca vedere che, nonostante il vantaggio dei punti di partenza, sono gli altri a darci la birra? Il nostro Maestro, che non aveva bisogno del battesimo di Giovanni, vi si sottopone in ossequio alla prassi e perché sa che l’investitura che ne deriva in modo così eclatante è l’incipit di una testimonianza inequivocabile, tanto è vero che lo condurrà alla morte. La nostra iniziazione cristiana non va vissuta come un mero momento propedeutico in funzione di un’eventuale e futura scelta: è essa stessa una scelta ben precisa, da fare subito e da consolidare nel tempo attraverso i Sacramenti e l’assorbimento della buona novella. Poco importa se il primo passo è compiuto alla nostra nascita dai genitori, anzi: quante scelte che ci riguardano sono compiute da altri per nostro conto e alle quali nel prosieguo ci rimane sempre la facoltà di abdicare! È specioso e irresponsabile rinviare il tutto a quando il virgulto sarà più grande e in grado di decidere. È come impostargli una dieta sbagliata o non immunizzarlo con i dovuti vaccini, tanto ci penserà lui quando sarà il momento. E quel momento, più si va avanti, più si fa arduo. Speriamo che le manifestazioni che stiamo celebrando provochino almeno una profonda riflessione sulla coerenza col battesimo che abbiamo ricevuto.

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