“Non di solo pane vive l’uomo”
Inserito il 18 Febbraio 2018 alle ore 10:07 da Plinio Borghi“Non di solo pane vive l’uomo” è la prima parte della frase proferita da Gesù in risposta a una delle tentazioni del demonio nel deserto. Di fatto è diventata una sorta di principio che ha trovato la più ampia diffusione nel mondo, se non in termini quantitativi, sicuramente sotto l’aspetto concettuale, con uno spettro di applicazione a 360 gradi. Dal più materialista al più credente, infatti, ci si affranca dai condizionamenti proprio prendendo le distanze dall’appiattimento su una vita di sopravvivenza. Senza scomodare come al solito gli atleti o coloro che si dedicano a imprese straordinarie, diciamo che tutti ci diamo obiettivi e ideali da raggiungere: in famiglia, nel lavoro, nello studio, nella ricerca, nell’educazione dello spirito e via dicendo; per raggiungere i quali conveniamo che ci vuole rinuncia, sacrificio e determinazione, senza lasciarsi portar fuori o sopraffare da tendenze rinunciatarie. È un po’ la sintesi di quanto il Messia è andato a fare nel deserto, richiamo a quel deserto che dovremmo predisporre dentro di noi se vogliamo mantenere la rotta prefissata. Quindi all’insegna del “non di solo pane vive l’uomo” dovremmo darci la carica, trovare la forza necessaria e, di quando in quando, rivedere la nostra vita per porre rimedio a crepe e falle subentrate, umanamente, nel frattempo. Ognuno può scegliere modi e forme che ritenga più confacenti alle proprie necessità. Per noi credenti uno dei momenti più favorevoli è la Quaresima, periodo forte per eccellenza, durante il quale tutto favorisce l’avvio di questo processo, la liturgia in primis, rivolta al grande evento finale, risolutore di ogni nostro cruccio, di ogni nostra difficoltà, dei limiti che abbiamo, del male da cui siamo circondati, della caducità della vita stessa: la Resurrezione, una Pasqua del tutto speciale, che oltre a far piazza pulita delle debolezze e degli assalti subiti di qua, apre anche una prospettiva ambiziosa e ambita per l’aldilà. Solo che bisogna che una cosa sia chiara da subito: qual è l’alimento alternativo e integrativo per l’uomo? “Ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. È la seconda parte della frase iniziale e che oggi ripetiamo proprio nel Canto al Vangelo. E la parola che è uscita dalla bocca di Dio è Gesù Cristo, il “Verbo” che si è fatto carne. Ne consegue che ripercorrere e assimilare nella nostra vita il Vangelo è il nutrimento completo ed essenziale per riuscire a essere appieno Uomini, affrancati dal mondo, e conseguire gli alti traguardi che ci attendono.