Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Repubblica in festa?

Inserito il 30 Maggio 2018 alle ore 20:18 da Don Gianni Antoniazzi

Mentre la vittoria ha cento padri, la sconfitta è sempre orfana. In questi giorni di sbandamento politico per la nostra povera Italia si assiste a un continuo “scarica barile”. Invece tutti dovremmo dare una mano

Il 2 giugno del 1946, gli Italiani preferirono la Repubblica alla Monarchia. C’è un episodio che don Mario Ronzini racconta volentieri. Prima di quel Referendum la gente di un paesino disperso andò dal parroco a chiedere come votare. Il sacerdote non si sbilanciò, ma rispose che se in famiglia c’era confusione si usava dire che era diventata una “repubblica”.

Veniamo a noi: visto che dal 4 marzo ad oggi non sono ancora stati in grado di fare un governo, è facile contestare la confusione che regna sovrana nelle menti illuminate di chi si propone alla guida della Patria. Il Signore Gesù però non ha mai fatto una sterile contestazione di piazza. Così noi cristiani non ci lasciamo sedurre dalla contestazione, ma, con lavoro e passione, continuiamo a offrire ogni contributo possibile al bene comune dell’Italia.

In occasione della Festa della Repubblica invito tutti a voler bene alla nazione e dire una preghiera per i nostri governanti. È urgente ritornare ad un clima costruttivo. Non posso pensare che lettera aperta raggiunga tutta Italia, ma spero almeno che qualcuno fra noi diventi propositivo. Come durante la Messa chiedo di partecipare, cantare ed essere responsabili nella fede, così è anche per questo Stato: esprimo fiducia nel Presidente e nelle Istituzioni e supplico il Signore affinché tutti ci sentiamo soggetti e protagonisti, per il futuro nostro e dei nostri figli.

don Gianni

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