Dovrò fare la scimmia?
Inserito il 5 Settembre 2018 alle ore 14:57 da Don Gianni AntoniazziNegli ultimi tempi è in aumento la nostra attenzione verso gli animali e la natura. Al contempo, però, in certi casi sta diminuendo la sensibilità e il rispetto verso le persone che sono in difficoltà
Di solito in questa stagione dell’anno, fra i Centri don Vecchi e i centri commerciali del Terraglio, si installa un circo che dà spettacolo per un mese. Un terreno è stato acquistato dalla Fondazione Carpinetum che sta progettando il futuro ipermercato solidale. Nelle scorse settimane è arrivata in segreteria la richiesta di allestire i tendoni con tanto di baracche e belve.
Pur trattandosi di una questione marginale, abbiamo ritenuto di affrontare l’argomento in Consiglio ed è parso bene a tutti di rinunciare a questa attività per rispetto alla sensibilità di molti. In effetti sta maturando sempre più l’attenzione verso le creature con le quali conviviamo in questo mondo. Ebbene: appena ricevuta la notizia del nostro rifiuto, il sacerdote assistente dei circensi mi ha chiamato per perorare la causa del circo. Quel prete prometteva rassicurazioni sulla serietà delle persone e sull’ottimo trattamento degli animali. Comunque abbiamo deciso per principio di soprassedere, perché la sostanza non cambiava.
Se però posso proporre una riflessione, dico: se sui nostri porti italiani fosse attraccata una nave di pinguini “teneri e coccolosi” avremmo provveduto alla sistemazione in pochi istanti. Invece arrivano uomini e donne e sappiamo bloccarli per giorni e giorni. Il mondo va così e forse verrà il giorno in cui anch’io dovrò mettermi in gabbia e fare la scimmia pur di vedermi riconosciuta una qualche dignità.
don Gianni