La fede e i genitori
Inserito il 26 Settembre 2018 alle ore 16:55 da Don Gianni AntoniazziPiù che attraverso grandi discorsi la fede viene trasmessa ai piccoli con l’esempio colto in famiglia. I Vangeli, però, sottolineano il ruolo della comunità: per questo è offerto il supporto della catechesi.
Per molti aspetti i figli seguono i genitori, i quali offrono loro fin da piccoli tutto ciò che hanno fra le mani: insegnano a parlare e a scrivere, spiegano come comportarsi, propongono dei valori, agevolano l’istruzione con tante altre attività formative e, per chi vive qui, presentano loro l’ambiente di Carpenedo. I figli imparano dagli adulti a entrare nella vita ed a superarne le prove.
Per la fede vale qualcosa di analogo: loro incontreranno il Signore guidati da noi, soprattutto dal nostro esempio, notando se per primi partecipiamo alla S. Messa e pratichiamo la preghiera personale. Il lavoro dei catechisti si affianca a quello delle famiglie e ha un senso se in casa non si cerca solo la festa per la prima Comunione, ma l’incontro con Gesù Cristo morto e risorto. Poi subentra tutta la libertà personale e qualche volta i figli prendono strade diverse: alcuni vanno all’estero, altri cambiano mentalità. Ma le vere ricchezze restano e poi ritornano alla memoria.
Il Questore di Venezia, Danilo Gagliardi, in un’intervista pubblicata su L’Incontro di questa settimana, dice che “purtroppo negli ultimi 20 anni i genitori hanno delegato tutto alle istituzioni”. In tante parti è una realtà, in altre un rischio vero. Guai se alla fede deve pensare esclusivamente il prete e il catechista: sarebbe soltanto tempo perso.
don Gianni