Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

E noi? Come investire l’attesa?

Inserito il 16 Dicembre 2018 alle ore 08:01 da Plinio Borghi

E noi? Come investire l’attesa? Sembra una domanda da finti tonti, del genere cui ricorriamo quando sappiamo benissimo come dovremmo muoverci, ma non ne siamo invogliati e vorremmo svicolare. Fingere di non capire fa parte della grande famiglia delle risposte elusive, come quella di chi non ha nulla da fare, ma se gli domandi una mano ti risponde che non ha tempo. È una furbizia sociale che non trova particolari collocazioni temporali e ambientali, visto che anche ai tempi di Giovanni il Battista si esibivano spudoratamente in questo modo. Il precursore del Messia predicava la conversione. Sarà mica difficile afferrare un concetto che mettiamo in pratica non so quante volte al giorno, quando abbiamo ripensamenti, quando cambiamo più di idea che di camicia o pensiamo di fare una cosa e poi ci buttiamo su tutt’altro. Con l’arrivo dell’automobile, poi, l’abbiamo acquisito in modo strutturale come manovra (la nota conversione a U), consentita o proibita a seconda dei casi. La risposta ora sta nelle stesse indicazioni stradali introdotte con la realizzazione delle rotonde: “Inversione di marcia a metri …”. Ma va!? Nella nostra tendenziale grettezza e nel proverbiale egocentrismo, messi con le spalle al muro, “facciamo finta di pomi”. E probabilmente è quello che avrà pensato lo stesso Giovanni, quando ha risposto alla domanda delle folle con indicazioni molto semplici, quasi lapalissiane, se a quei tempi monsieur de La Palisse fosse già esistito: “Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia altrettanto. … Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato. … Non maltrattate e non estorcete nulla a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”. Cose scontate che dovrebbero già appartenere a comportamenti normali e corretti, ma che evidentemente non lo erano in quelli degli interroganti. Attenti, però. Anche se siamo abbastanza in linea o crediamo di esserlo, che non ci scappi di mettere i soldi sotto il materasso convinti che si moltiplichino da soli: c’è sempre da investire, se non si vuol perderci, e quindi c’è sempre qualcosa da raddrizzare, se vogliamo dare un senso anche a questo Natale. Giovanni gridava nel deserto, ma non parlava a vanvera e soprattutto non si rivolgeva a pochi diseredati, bensì a tutti. L’arrivo di Colui che non avrebbe più battezzato solo con acqua, ma anche con Spirito Santo e fuoco, è di interesse universale.

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