Così proprio non serve
Inserito il 3 Aprile 2019 alle ore 14:16 da Don Gianni AntoniazziIl congresso dei giorni scorsi di Verona non ha favorito il giusto dialogo tra quanti si occupano di famiglia. Al contrario ha finito soltanto per dividere gli animi fino a rendere poco credibili gli stessi valori proposti
Nei giorni scorsi si è tenuto il Congresso mondiale della Famiglia a Verona. Dopo quell’appuntamento la parola “famiglia” è diventata una forbice che divide gli animi. Da una parte, ci sono i tradizionalisti che usano il termine rigidamente al singolare, per indicare un’unica modalità possibile di legame, quella fra sessi diversi; dall’altra, i fautori di una pluralità di esperienze in nome di una libertà dell’individuo sciolto da ogni tipo di vincolo.
A Verona abbiamo assisto a reciproche censure, profonde divisioni e insulti pesanti. Senza una comunicazione autentica e serena, però, non saremo capaci di affrontare nessuna delle sfide future. L’appuntamento di Verona poteva essere un’occasione preziosa per riflettere sulla condizione attuale. Invece, spinti da un pensiero ideologico e da fronti sempre più contrapposti, ne sono scaturiti confusione, toni esacerbati, volontà di contrapposizione e reazioni scomposte, lasciando sullo sfondo qualche valore pur condivisibile.
Purtroppo, quando la modalità è costruita con fattori così inquinanti, anche la sostanza di un annuncio buono, finisce per perdere il proprio valore.
don Gianni