Afoni nel linguaggio di Fede
Inserito il 14 Agosto 2019 alle ore 15:25 da Don Gianni AntoniazziLa vacanza offre più tempo per dialogare. Si parla di molteplici argomenti. Sulla fede siamo afoni. Certo essa è frutto anche di una ricerca personale. Chi però l’ha trovata deve offrirla in dono
Ai campi estivi si dialoga di sport, videogiochi, scuola, amici, vacanze, interessi e passioni. Il linguaggio dei ragazzi mostra che in famiglia di questo si discute. Non c’è però il tema della fede. Su questo argomento siamo afoni. Enzo Bianchi scrive: “In particolare la generazione degli attuali quarantenni e cinquantenni si mostra incapace nel trasmettere il Vangelo ai loro figli privi di orientamenti, che pure desiderano trovare ragioni e senso alla vita”.
La fede non è frutto di una semplice ricerca personale o di un caso fortuito: è fondamentale che qualcuno abbia messo in noi il desiderio di incontrare Gesù. In questo, i genitori hanno un compito decisivo. Essi danno ai figli cose buone: il linguaggio, l’istruzione, alcune regole di vita, l’inserimento nella società, la salute… È importante che da loro nasca anche la passione per una serena ricerca della fede. Guai se i dialoghi si esauriscono nella concretezza del presente. I giovani non avranno l’apertura a Gesù.
È importante dunque che noi adulti torniamo a parlare del Vangelo. Lo si può fare anche durante una passeggiata in montagna o mentre si contempla l’alba in riva al mare. Non è proselitismo: sarebbe irricevibile e non corrisponderebbe al Vangelo. Si tratta di trasmettere con gioia ciò che ci dà speranza.
don Gianni