Ministro, studia matematica
Inserito il 15 Gennaio 2020 alle ore 19:59 da Don Gianni AntoniazziLucia Azzolina è preposta all’istruzione pubblica. Nata nell’82 in Sicilia, candidata alle elezioni in Piemonte, bocciata dagli elettori, è stata quindi ripescata con i voti residui della Campania per esaurimento candidati
Luciana Azzolina, 37 anni, Ministro della Pubblica Istruzione, ha già dichiarato un obiettivo: togliere il contributo di € 500 milioni alle scuole paritarie, dove studia l’11% degli alunni. Bene. Consideri che il suo ministero spende 54 miliardi (108 volte di più) per i rimanenti 89% di studenti italiani. Vale a dire che un alunno dello Stato costa 13,3 volte tanto.
Facciamo un esempio. La nostra scuola dell’infanzia è pubblica e paritaria (assolve i requisiti della legge 62/2000 senza deroghe). I genitori spendono una retta un po’ superiore al costo della mensa nelle statali, ma ricevono un servizio completo, senza scioperi. Lo Stato versa 450 euro per alunno all’anno mentre per i suoi ne spende oltre 6.000. Dunque: qui a Carpenedo il Ministro risparmia 643.000 euro l’anno (parliamo di materna, il nido è un altro conto). Coi debiti dell’Italia, la matematica direbbe di sostenere le buone pratiche al posto di soffocarle. E invece no, per raccogliere qualche voto ideologico, la matematica va in soffitta.
Un partito accusa il neoministro di aver copiato le sue tesi di laurea. Se è vero impari a copiare dalla Francia, dove l’istruzione è affidata quasi in toto alle scuole paritarie. Conosco la politica italiana e cercherò presto una copertura per i nostri bambini. Mi spavento, però, non per l’asilo, ma perché immagino con quali criteri viene guidato il Paese su aspetti ben più gravosi. Cosa troveranno i nostri figli nelle casse dello Stato?
Ps: amico lettore animato da precomprensioni, questo giornale non è di partito, riporta i fatti.
don Gianni