Tanto rumore o bravi medici?
Inserito il 30 Aprile 2020 alle ore 18:18 da Don Gianni AntoniazziPresento dati oggettivi, senza alcuna considerazione. Dio parla attraverso fatti e chiede a chi ha fede di interpretarli. Questo esercizio di discernimento personale ci aiuta a crescere liberi e responsabili
Qualcuno mi ha chiesto di riportare i dati degli archivi parrocchiali mettendo a confronto la situazione attuale col passato. Detto e fatto. Dal 1° gennaio al 25 aprile 2020 ci sono state 32 liturgie di esequie: quante nel 2011, nel 2014 e 2015. L’anno scorso furono 24. Teniamo conto che da inizio marzo è stata chiusa la cappella del cimitero dove si celebravano svariati funerali e più di qualcuno si è rivolto a noi per il servizio.
Guardando il grafico (pubblicato su lettera aperta del 3 maggio 2020, NdR) ci si può chiedere: l’attuale pandemia è vera o sono stati bravi i medici e i politici della nostra zona intervenuti con saggezza ed efficacia? Mettiamo poi a confronto i dati con l’influenza asiatica del 1957-58 che nel mondo avrebbe causato almeno 2 milioni di morti, 30.000 stimati in Italia. I registri della parrocchia sono di difficile lettura perché proprio in quel periodo Carpenedo ha cominciato ad erigere costruzioni nuove e si è sviluppata una significativa immigrazione. Non è difficile leggere il grafico dove vengono riportati i defunti di ogni anno: si tenga conto che per noi la media annua è di 80. Ai Centri don Vecchi, fino a questo momento, i decessi risultano in linea con gli anni precedenti (uno solo per Coronavirus).
In Italia si contano 300 morti al giorno ma, per quello che conosciamo, si tratta di persone ricoverate a metà marzo o poco dopo, prese un po’ in ritardo o con una salute già cagionevole. I medici sostengono che la malattia è diventata oramai più gestibile: si conoscono i sintomi e, in genere, si può curare a casa con farmaci non onerosi.
don Gianni