Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Una festa senza vino

Inserito il 27 Maggio 2020 alle ore 17:58 da Don Gianni Antoniazzi

Abbiamo completato una settimana di Messe coi fedeli. Grazie ai cristiani della parrocchia, la presenza è stata superiore alle attese. Ci sono ancora molti posti liberi. Si può crescere

Un re diede una festa e invitò al castello la gente vicina. Il sovrano dispose tavoli e sedie, musiche e spettacoli, cibo, dolci e frutta in abbondanza. Gli invitati avrebbero dovuto portare del vino: le cantine del castello, pur generose, non sarebbero bastate per tutti. “Metteremo al centro del cortile una botte maestosa – disse il sovrano – chi porta il vino lo versi dentro. Attingeremo tutti da lì e ci sarà da bere in abbondanza”. Neanche a dirlo: vi accorse una folla. Prima di partire un contadino si procurò un orcio e lo riempì d’acqua pensando: “Nessuno si accorgerà del mio gesto in una botte tanto grande…”. Arrivato alla festa, versò il contenuto nel tino e sedette a mangiare. Tutti riempirono i calici d’oro dal tino maestoso ma, al momento del primo brindisi, si accorsero di bere acqua sporca. In troppi avevano fatto il ragionamento del contadino. (liberamente tratto da Cerchi nell’Acqua, LDC di Bruno Ferrero).

Altro è “esistere” e altra cosa “vivere con gioia”. Viene il momento in cui chiederemo al tino della comunità cristiana di darci il buon vino della festa. Cristo ha fatto la sua parte e invita noi a completare l’opera. In questi mesi qualcuno ha imparato a fare lo spettatore senza più mettere in gioco tempo ed energie. Quando chiederemo una mano alla comunità non potremo che riceverne una risposta grama. Se non torniamo in fretta alla condivisione, perderemo la bellezza della vita.

don Gianni

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