Adesso serve il Redentore
Inserito il 15 Luglio 2020 alle ore 19:17 da Don Gianni AntoniazziIl Corriere ha scritto che in Veneto sono saltate 3000 feste e sagre per il Covid-19. Ammiro il Comune che, pur senza fuochi, propone il Redentore. La festa offre speranza, ma espone a circostanze impegnative
In questo weekend celebriamo la liturgia del Redentore e più ancora, a livello umano, si rinnova l’appuntamento con la celebre festa della cena in barca pur senza fuochi in laguna. Al momento sarebbero vietate feste con più di 1000 persone e non è del tutto chiaro come sarà gestito questo aspetto dei festeggiamenti. Già 3000 eventi in Veneto, fra sagre e feste di varia natura, sono stati annullati proprio per questo motivo.
Il problema più grave però non sta anzitutto nel numero dei presenti, ma nel fatto che, dopo qualche ora di festeggiamento, si abbasserà la soglia di percezione del pericolo, le mascherine saranno dimenticate, si ridurranno i distanziamenti e ci si esporrebbe ad un eventuale contagio. Già in passato il Redentore è stata un’occasione di scarsa sicurezza: basta pensare agli incidenti in laguna. Figuriamoci se, dopo qualche ora di cena, si resterà capaci di pensare al pericolo del Virus. Questo appuntamento chiede una singolare maturità da parte dei partecipanti e purtroppo ancora distanti da questo stile.
Ammiro il Comune che continua ad essere propositivo: serve ad alimentare la speranza nel futuro. Chiedo di capire, questa volta più che in passato, che la ragione profonda di ogni festa è il Signore e Lui solo può ridestare la speranza. A Lui serve guardare per affrontare il futuro.
don Gianni