Libertà o rispetto?
Inserito il 30 Settembre 2020 alle ore 16:44 da Don Gianni AntoniazziIn questi giorni è stato contestato un testo scolastico: un bambino di colore parla in modo sgrammaticato. Sembra giusto: noi Italiani partiamo dal rispetto per tutti e la libertà di espressione è un valore secondario
Mentre la Francia canta ogni forma di libertà, in Italia abbiamo l’attenzione per ogni persona umana.
Per esempio, è scoppiata la polemica circa un testo scolastico per le elementari: fra le immagini un bambino di colore diceva parole sgrammaticate: “Quest’anno io vuole imparare italiano bene”. Il manuale di letture “Le avventure di Leo” per la classe di seconda elementare edito dal Gruppo Editoriale Raffaello è dunque passato sotto il mirino dell’associazione “Educare alle differenze” che ne ha fatto un caso sui social.
In Francia invece prevale la libertà di espressione. Significativo il caso delle vignette satiriche di un famoso settimanale che continua a offendere i sentimenti religiosi. In quel caso i francesi parlano di diritto alla satira e alla libera espressione.
Forse sarebbe meglio riconoscere che questi vignettisti hanno superato il confine e sono passati sul versante della rabbia, della violenza, dell’insulto, privi di equilibrio e razionalità. Cosa viene prima: la dignità delle persone e il rispetto per la loro opinioni, anche religiose, oppure la voglia di vendere qualche copia in più di un giornale che offende la sensibilità altrui? Al solito, si nasconde la povertà umana sotto una patina di cultura di bassa lega.
don Gianni