Notizie “in fumo”
Inserito il 4 Novembre 2020 alle ore 19:07 da Don Gianni Antoniazziè un fatto che in questo periodo l’informazione offra ampio spazio al Covid-19. Giornali, televisione e radio spendono molte risorse per spiegare la situazione alla gente. Anche altri temi, però, meriterebbero attenzione
I giornali sviluppano sempre più le informazioni riguardanti l’attuale pandemia. Ci riferiscono gli incrementi del Sar-Cov-2, spiegano quali siano i vari parametri, insistono sul rischio… In genere riportano un quadro allarmante. È giusto e noi cerchiamo sempre di mettere in pratica le indicazioni ricevute. D’altra parte i morti per Covid, nel pianeta, superano il milione e duecentomila e, nella sola Italia, si registrano più di 39.000 decessi.
Perché, però, non insistere anche su altre questioni di salute? Penso, ad esempio, al fumo. L’OMS riferisce che è la seconda causa di morte nel mondo e la più evitabile. Nel solo 2018 ha causato più di 6 milioni di vittime, oltre a 600.000 morti per fumo passivo. In Italia si contano dai 70.000 agli 83.000 decessi l’anno, il 25% dei quali tra i 35 ed i 65 anni. Entro il 2030 il numero mondiale delle vittime potrebbe salire a 8 milioni.
Dal momento che i numeri sono ben superiori al Covid, non sarebbe il caso di sviluppare le notizie anche su questo tema? Il fumo è contagioso: basta guardare i ragazzi. Non è propriamente una libera scelta: la nicotina crea subito grande dipendenza. Non basta un vaccino per smettere: spesso serve l’accompagnamento di un esperto. Grava sulla sanità con più soldi di quanti ne incassi lo Stato in tasse. Perché il mondo resta fumoso su questa piaga?
don Gianni