Ogni nascita è sconvolgente
Inserito il 27 Dicembre 2020 alle ore 10:01 da Plinio BorghiOgni nascita è sconvolgente e fa balzare in primo piano la famiglia, il suo assetto, la sua impostazione, le sue priorità. Spesso si è portati a pensare che dopo il primo figlio tutto il resto non modifichi granché. Ditelo a chi è passato al secondo: era come averne tre. Ogni arrivo, proprio giacché unico e irripetibile, innesca una rivoluzione e modifica il rapporto fra tutti gli altri: aggravi di incombenze, nuove tensioni nella coppia, rivalse, attenzioni mal interpretate, gelosie tra fratellini, spazi che si riducono e così via. Va da sé che anche la nascita di Gesù, peraltro così travagliata e foriera di prospettive speciali, non poteva essere da meno ed è per questo che in questo periodo sale alla ribalta subito dopo anche il ruolo della sua famiglia. Già dalla “scheda agiografica”, che riporta l’intestazione della festa, leggiamo un ordine insolito: “Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe”. Fino a poco prima si parlava tout court di “Giuseppe e Maria”, il che è tutto dire: è cambiato l’ordine, sono cambiate le priorità. A seconda dei vangeli che si alternano, i fatti riportati rispetto alla nuova situazione sono diversi e si va dalla fuga in Egitto al ritrovamento del Bambino nel tempio a discutere con i dottori o, è il brano di oggi, alla sua presentazione al tempio, accolto da Simeone e Anna; brano che leggeremo anche il prossimo 2 febbraio. Non è che una rassegna di alcuni fra i momenti più significativi nei quali è coinvolta la famiglia come tale, dai quali si possa cogliere, se così si può dire, l’eccezionalità della normalità. Le difficoltà che via via si presentano, non devono essere motivo di scontro o di disgregazione, ma vanno affrontate con tutto il senso di responsabilità necessario, ognuno nel proprio ruolo, che attraverso di esse viene perfezionato. Nessuno nasce educatore, bensì lo diventa con l’esperienza quotidiana ed è solo nella solidarietà e nella reciprocità che si cresce. In un paio di circostanze l’evangelista rileva che, di fronte a ciò che non comprendeva, Maria serbava tutte queste cose nel suo cuore. La famiglia così strutturata è anche il primo ammortizzatore sociale: dove c’è tensione, questa tende a espandersi e, viceversa, se arriva dall’esterno, in una cerchia familiare equilibrata si stempera. Il primo gennaio festeggiamo Maria nella sua veste di corredentrice: invochiamola perché protegga le nostre famiglie e le preservi da ogni traversia.