Inserito il 5 Gennaio 2021 alle ore 18:46 da Redazione Carpinetum
Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 10/1/2021. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.
Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.
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Inserito il 5 Gennaio 2021 alle ore 18:29 da Don Gianni Antoniazzi
In questa domenica si conclude il tempo del Natale. In passato era l’occasione per riprendere il cammino ordinario con le scadenze della Quaresima e della Pasqua. Quest’anno c’è molto poco da programmare.
Il 10 gennaio la liturgia celebra il Battesimo del Signore, una festa che, per secoli, ha scandito il passaggio dai giorni natalizi alla vita ordinaria. Si lasciava un periodo di molte ricorrenze, durante il quale non era difficile perdere il ritmo settimanale. Si riprendeva un cammino stabile, scandito da alcuni progetti che portavano fino all’estate.
Quest’anno il clima è diverso. Già le feste del Natale sono state per noi un periodo singolare, impastato di ogni incertezza. Non andrà però meglio nei prossimi due mesi. Al momento di scrivere neppure sappiamo se il Veneto sarà zona gialla, arancione o rossa. È appena stato annunciato che le superiori resteranno chiuse fino a fine gennaio, ma non si comprende quale potrà essere l’esatto impegno della parrocchia. Pare che, di settimana in settimana, tutto possa cambiare. L’effetto sospensione che di solito si respira nelle “vacanze” del Natale potrà perdurare almeno fino all’inizio del mese di marzo.
Com’è cambiata la nostra esistenza e quant’è difficile ri-orientare la propria vita decidendo di giorno in giorno il da farsi! Il Vangelo del Battesimo ricorda una frase del Padre pronunciata su Gesù: egli è il Figlio “amato”. La consolazione sta nel fatto che, da quel giorno, siamo tutti figli amati e su questo Amore stabile si fonda la speranza.
don Gianni
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Inserito il 3 Gennaio 2021 alle ore 10:00 da Plinio Borghi
Gesù non abbaglia: illumina. Mi è piaciuto questo concetto messo in evidenza da un commentatore dei vangeli di questo periodo, il più frequentato dei quali è proprio il Prologo di Giovanni, presente anche in questa domenica. È un brano tutto fondato sulla luce, venuta per squarciare le tenebre e in particolare al n. 9 recita: “Veniva al mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Il commento citato in effetti prende spunto dalle aspettative da sempre mal impostate sulla venuta del Messia, al quale di volta in volta si attribuivano tempi, ruoli e funzioni che solo il Padre conosceva e che comunque non potevano essere compresi fino in fondo dall’uomo né essere piegati alle esigenze del momento. Quando il Salvatore è arrivato, proprio il suo popolo si aspettava un liberatore dal giogo dei romani occupanti e pertanto non l’ha riconosciuto e non l’ha fatto perché non gli serviva quel tipo di figura. A noi, tuttavia, non avanza di recriminare, perché ci sarebbe piaciuto e ancora ci piacerebbe un Dio immanente e taumaturgo, un Dio che ci sorprendesse con effetti speciali, che ci elevasse dalla nostra condizione umana alla Sua (l’originale peccato in cui son caduti i nostri progenitori), che ci abbagliasse, appunto. Invece ha scelto una strada impensabile, ora come allora: quella di condividere con noi la sua divinità, assumendo Egli a tutti gli effetti, tranne che nel peccato, la nostra natura, proprio per illuminarci la strada verso la salvezza; come la stella non ha abbagliato ma guidato i Magi alla meta. Il Natale torna ogni anno, quindi, per ricordarci che abbiamo tutto lo spazio per diventare uomini nuovi, per accogliere il senso della buona novella che Gesù reca, per scrollarci di dosso la routine e la convinzione, come avevano gli ebrei, che bastasse osservare norme e precetti per essere a posto. Invece, come scrive don Sandro Vigani ne “L’incontro” di questa settimana, si è cristiani quando abbiamo incontrato la persona di Cristo e ne siamo rimasti affascinati, quando abbiamo toccato con mano la sua misericordia. L’Epifania ci manifesti come sempre la bellezza di questa realtà, la vera sostanza della salvezza; ci faccia capire bene il disegno di Dio su di noi e che ha voluto realizzare con l’invio del Figlio. Facciamo anche noi come i Magi: mettiamoci in cammino e lo troveremo. E la sua luce ci illuminerà. BUON 2021!
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