Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Buona Pasqua

Inserito il 31 Marzo 2021 alle ore 21:09 da Don Gianni Antoniazzi

In questi mesi di fatica la Pasqua brilla come un faro nella notte, luce di speranza per tutti. Si tratta di volgere lo sguardo alla novità di Dio, verso oriente, senza continuare a contemplare con nostalgia i tramonti del passato

Al momento della risurrezione gli evangelisti parlano anche di un terremoto. In effetti quel fatto ha sconvolto i riferimenti della storia: la vita sembrava un cammino verso il nulla; la risurrezione ha stabilito che la morte è vinta. Si cercava la memoria del defunto in cimitero. Ora il Cristo è fra i viventi. Israele aveva un monoteismo assoluto. La risurrezione attesta un Figlio accanto al Padre. Per questo le guide religiose si sono opposte alla nuova fede cristiana: l’evento pasquale rovesciava la tradizione e mescolava le carte in gioco.

Anche gli apostoli hanno faticato ad accogliere la Pasqua di Gesù. Sognavano il potere a Gerusalemme e un facile successo politico-militare. Dopo la croce si erano subito ritirati ad una tranquilla vita privata. La presenza del Risorto li obbliga a rimettere tutto in discussione, ad affrontare i processi, a lasciare le case per annunciare una salvezza, a camminare verso il martirio (nel senso di testimonianza completa).

La Risurrezione è stato un terremoto anche nel linguaggio: nel Mediterraneo, in un tempo brevissimo, si sono diffuse parole nuove: “Cristo è il Signore”, “Gesù è il Kyrios”. Un cambiamento così repentino da esigere alla sua origine un evento inatteso e stupefacente, sconcertante.

Ora a noi. L’augurio di Pasqua è vero: ci porta l’incontro col Risorto. A patto però che non teniamo a cuore le sole abitudini del passato ma ci apriamo alla novità di Dio. La Pasqua è per chi accetta i cambiamenti. Chi pensa di vivere tirando avanti le abitudini passate, neppure intravede la presenza di Gesù, non capisce che Dio apre strade nel deserto.

don Gianni

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