Natale, fra sentimento e ragione
Inserito il 9 Dicembre 2021 alle ore 10:42 da Don Gianni AntoniazziIl nuovo Rapporto Censis (55°) sulla situazione sociale dell’Italia nel 2021 indica fatti singolari Almeno tre milioni di Italiani non prestano attenzione alla ragione e preferiscono scelte emozionali.
È stato pubblicato il 55° rapporto Censis sul nostro Paese. Ci sono dati singolari che oramai conosciamo dai media: il 5,9% degli italiani (già così sono 3.000.000) sostiene che il Covid non esiste; il 10,9% pensa che il vaccino sia inutile; il 19,9% dice che il 5G è uno strumento per controllare le menti; il 10% ritiene che l’uomo non sia andato sulla Luna mentre il 5,8% è sicuro che la terra sia piatta. È un’ondata di irrazionalità.
Su questa strada ci sono anche alcuni laureati: il 5,8% ritiene che la scienza stia creando più danni che benefici; il 24,4% pensa che il vaccino sia una sperimentazione fatta sul nostro popolo; il 67,1% è convinto che esista uno “Stato profondo”, un potere concentrato nelle mani di pochi.
Eppure, non mancano i segnali di conforto nel valore della scienza: “ci sono vaccini per tutti, sussidi e ristori di Stato, un robusto rimbalzo dell’economia, un piano di rilancio finanziato dall’Unione Europea” (Censis): sono i frutti di un certo rigore logico.
Bisogna essere chiari: la fede cristiana professa che la storia è animata non dalla magia, dal caso o dal destino ma dal Logos, cioè dal senso. Giovanni (1,14) afferma: «il Verbo (= Logos) si è fatto carne». Vale a dire: la Sapienza di Dio abita la vita, dà senso alla storia, anche alle fragilità umane (= carne). Cristo trasmette fiducia nella bontà della ragione. La fede stessa non è figlia né di sentimentalismi o astrazioni. Essa è ragionevole (non razionale). La nascita di Gesù inonda dunque la realtà di una logica compiuta. A noi la fatica della ricerca. Il resto lasciamolo agli sciamani.
don Gianni