Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

La bellezza diventa regola

Inserito il 26 Gennaio 2022 alle ore 17:29 da Don Gianni Antoniazzi

L’8 dicembre scorso è stata montata la stella di acciaio e cristallo sulla Torre Maria della Sagrada Familia. Altezza da vertigini e costi elevati per un’opera mozzafiato. I turisti la trovano splendida. Può sembrare un dispendio di energie poco adatto a questo periodo. In realtà un senso c’è.

Partiamo da lontano ma andiamo veloci. Al tempo dei nostri genitori c’era il valore della fedeltà, il senso del dovere, la disponibilità al lavoro e al sacrificio, il riconoscimento delle regole.
Poi, con la nostra generazione (cinquantenni) c’è stato il criterio del “secondo me”. Non più una regola generale ma una riflessione personale orientava la morale, le scelte, i valori.
Oggi si è fatto strada un principio diverso: l’ago dei valori si è spostato sul “mi piace”. Non è soltanto il pollice in su, il “like” che domina Facebook o YouTube. È l’abitudine ad orientare la morale e le decisioni in base all’emozione più che alla riflessione. Celebre, per esempio, la frase pronunciata, forse da Raffaella Mennoia, spalla di Maria De Filippi (quale cultura…): “Se uccidi uno scarafaggio sei un eroe, se uccidi una farfalla sei cattivo”. La morale ha standard estetici, corrispondenti al piacere personale. Ed è vero: la gente pensa così, in molti ambiti della propria vita.

Rispetto al passato si preferisce il riferimento al piacere e al divertimento, e si rivolge l’attenzione a valori diversi, che hanno il vento in poppa: apertura, relazione, uguaglianza, difesa delle minoranze, flessibilità…

Non è un male: il pensiero greco, da Platone in poi, aveva già assimilato la bellezza alla bontà. Da parte mia, al di là delle mode, sento sempre più il bisogno di una stella fissa. La trovo nel Vangelo. È una stella che non conosce tramonto. Passa il mondo ma “le mie parole non passeranno”, dice Gesù.

Comincio a capire l’importanza simbolica, per l’occidente, di fissare sopra una torre alta una stella, a dominare le miserie di tanta confusione umana.

don Gianni

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