Il nuovo “vecchio” presidente
Inserito il 2 Febbraio 2022 alle ore 16:25 da Don Gianni AntoniazziDopo una settimana di fumate nere è arrivata la votazione che ha riconfermato presidente Sergio Mattarella. È un uomo provato nel senso che è attestato di meriti ma anche stremato dagli anni.
Non è mia abitudine prendere una posizione politica. Il sacerdote è di tutti, senza differenze per l’orientamento partitico di ciascuno. Talvolta, però, è importante confidare un’opinione personale, per collaborare alla riflessione comune, non certamente per esprimere giudizi.
Precisiamo: non ho seguito con particolare attenzione l’elezione di Mattarella. Ignoro i numerosi retroscena. Guardando dall’esterno sono contento per questo presidente: in passato, più volte è rimasto un riferimento stabile in mezzo alle tensioni.
Non mi sarebbe dispiaciuta però una figura nuova. È mai possibile che fra i più giovani o fra le donne non esista qualcuno capace di occupare questo ruolo? Si rischia di confermare che l’Italia non sia un Paese per giovani.
E che dire dei partiti? In ogni direzione si sente il desiderio di una politica fresca, aperta al popolo, serena nel prendere decisioni, lineare e limpida nei propri passi.
In questi giorni di votazione si è avuta l’impressione che ci fossero retroscena nascosti, intrallazzi, preoccupazioni per capire chi fosse vincitore e vinto. Non si diceva di essere a servizio dei cittadini?
don Gianni