Il suicidio politico
Inserito il 28 Luglio 2022 alle ore 18:26 da Don Gianni AntoniazziIl parroco è pastore di tutti. Non deve esternare preferenze di partito ed esprimere orientamenti
di destra o sinistra. Tuttavia, deve esortare al discernimento e all’impegno nella vita politica.
Nei giorni scorsi è caduto il Governo Draghi e il 25 settembre sono fissate nuove elezioni. Qualcuno si dice contento perché gli ultimi governi non erano frutto di una diretta volontà popolare. Qualche altro invece osserva con stupore e preoccupazione l’attuale situazione politica.
Non è opportuno che il parroco intervenga su questioni di partito, soprattutto in vista di un appuntamento elettorale. Tuttavia, è necessario esortarci a vicenda per il servizio alla “polis” e offrire qualche indicazione di discernimento.
Il Governo Draghi era stato creato in emergenza per superare una delle fasi più delicate della Repubblica. È vero. Non era nato da indicazioni dirette delle urne. Non si può dire però che non corrispondesse al bene comune. Per esempio: pochi giorni prima della caduta, Draghi era in Libia per chiedere gas per gli italiani. Al contempo i partiti (tutti!) erano partecipi nella protesta contro il nuovo rigassificatore a Piombino, necessario per consentire al liquido di importazione di entrare nella rete italiana.
Ecco la situazione: c’è chi pensa al bene comune della Nazione e chi invece valuta solo l’interesse elettorale. Non basta.
Facendo cadere il Governo i partiti espongono l’Italia al pericolo di perdere i contributi europei. Vi sono decine di miliardi di euro da ricevere da qui a ottobre e potrebbero svanire se non venissero rispettate precise tabelle di marcia.
Di più: alcuni partiti, facendo cadere il Governo, fanno perdere all’Italia la fiducia internazionale.
Ancora: nel suo ultimo discorso Draghi ha parlato con schiettezza come avrebbe fatto in sede europea. La politica italiana, abituata invece a frasi inconcludenti, ha respinto queste parole. Da noi i partiti preferiscono rimanere nel torbido.
Infine, i partiti ritengono che gli italiani siano privi di cervello e di memoria. È uno sbaglio. Alla lunga hanno più sapienza di quanto si possa immaginare.
don Gianni