Angela: cosa no e cosa sì
Inserito il 17 Agosto 2022 alle ore 17:03 da Don Gianni AntoniazziIn questi giorni la Rai celebra la memoria di Piero Angela, divulgatore scientifico. Ha sostenuto la Tv di Stato quando Mediaset faceva programmi “pigliatutto”. Fra pregi e qualche difetto gode di ampia stima.
Ero ragazzo quando aspettavo le puntate di Quark. Le seguivo nei mesi estivi perché in seminario non erano in programma. Piero Angela comunicava in modo attraente e pratico. Tanto era stato annoiato dai suoi insegnanti, altrettanto cercava di proporsi con entusiasmo: era convinto, come sant’Agostino, che “la mente si nutre di ciò che la diverte”. Ancora adesso cerco su YouTube chi riesce a fare altrettanto: per esempio ho trovato Geopop. Confesso che mi piacerebbe imparare uno stile chiaro e semplice anche nel parlare di fede.
Certo, con Piero Angela su un argomento non saremmo andati d’accordo. Io ero preso dal Vangelo, lui era agnostico: quello che non si poteva dimostrare per lui non esisteva. In questo lo consideravo contraddittorio: chi ha dimostrato che non esiste ciò che non è ripetibile in laboratorio? Per altre doti, però, l’ho sicuramente stimato.
È stato capace di un amore soltanto… a differenza di molti farfalloni pur coetanei. Non si è lasciato andare ad una vita banale sull’onda del successo: s’è mantenuto semplice. Non credo abbia mai perso il controllo: c’è chi fa audience perché urla “capra” e chi invece si fa apprezzare per l’intelligenza.
Tutto frutto di un’educazione, a detta dello stesso Angela «molto rigida, con principi severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, senza mai esibire» (dall’intervista in Gigi Marzullo, Bellidinotte).
Una cosa ho molto stimato di lui: non ha avuto bisogno di ritocchi estetici. Ha mostrato il suo volto invecchiato e l’ha fatto con serenità. Un signore che, senza nulla dire, spiega quanto possano essere fuori luogo altri indirizzi.
don Gianni