Inserito il 7 Settembre 2022 alle ore 20:32 da Redazione Carpinetum
Abbiamo inserito nel sito lettera aperta dell’11/9/2022. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.
Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.
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Inserito il 7 Settembre 2022 alle ore 20:05 da Don Gianni Antoniazzi
Domenica 4 papa Luciani è stato proclamato beato. Una grazia per la comunità cristiana, per la nostra diocesi, dov’è stato patriarca, e per Canale d’Agordo, paese natale, dove molti si recano in pellegrinaggio.
Ho conosciuto di persona Luciani, quando, nel 1977, è venuto a celebrare Messa a Paluda, la frazione di Eraclea vicino a casa. In quell’occasione ho fatto il chierichetto. Mia madre mi aveva parlato di Lui con ammirazione perché, da vescovo di Vittorio Veneto, andava regolarmente a salutare i malati negli ospedali e aveva portato conforto a mio nonno, ricoverato per leucemia.
Nel 1978, entrato in seminario, Luciani era appena diventato papa. Aveva scritto una lettera a noi per l’inizio dell’anno e s’era ricordato di salutare per nome la signora delle pulizie: Maria.
A distanza di otto anni dalla sua morte ho accompagnato mia madre a salutare il fratello a Canale D’Agordo. Fu un incontro semplice. La settimana scorsa ci siamo tornati in pellegrinaggio col campo chierichetti.
Dunque: la mia attenzione per Luciani non si discute. Va fatta però una considerazione. Al museo di Luciani ho visto i video: una dolcissima e mielosa esaltazione della persona. Per la Sua beatificazione i media hanno parlato soltanto dei fatti positivi. La fede, però, annuncia che Cristo è venuto a salvare i fragili, non quelli che presumono di essere giusti.
Luciani fu anche uomo e fragile. Da Vescovo ha avuto difficoltà con la parrocchia di Montaner, diventata allora in parte ortodossa. Da Patriarca affrontò gli anni della contestazione e, per esempio, ci fu lo scontro con la Fuci e con altre realtà della diocesi…
Ecco: nessuno ha parlato delle difficoltà nella vita di Luciani. Eppure ci farebbe un gran bene sapere che non si è beati per la perfezione della nostra bravura ma perché abbiamo accolto la Grazia di Cristo. E molti saprebbero di non disperare quando la vita non corrisponde alle attese: il Vangelo è bella notizia proprio per chi è fragile.
don Gianni
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Inserito il 4 Settembre 2022 alle ore 09:45 da Plinio Borghi
La sapienza del cuore è il motivo conduttore della liturgia di oggi e si contrappone tout court alla nostra pretesa di regolare il comportamento traendo spunto da altri criteri apparentemente più efficaci. Nove su dieci prevalgono gli aspetti economici, il tornaconto personale prima di quello collettivo, di conseguenza il proprio primato rispetto a quello altrui. Per noi credenti la sapienza ha un’origine ben precisa e discende direttamente dallo Spirito di Dio, l’unico che può aprirci la mente e sgombrare il nostro cervello dall’argilla che lo opprime e gli impedisce di capire cosa vuole il Signore. La prima lettura riassume tutto questo e San Paolo nella seconda, di rincalzo, ci sollecita a guardare il fratello con occhio diverso, approfittando del dialogo con Filèmone, al quale aveva inviato il proprio servitore con la raccomandazione a non vederlo più come schiavo, bensì come fratello nel Signore. La bordata più diretta, come sempre, ci arriva tuttavia dal vangelo, dove il Maestro sbrigativamente incita all’”odio” per tutto ciò che ci invischia: se lo vogliamo seguire come si deve, non possono esistere reticenze nemmeno per i propri cari, perché sono alternativi all’attenzione per quella croce che ci invita a prendere sulle nostre spalle. Egli stesso ce ne dà un esempio nella famosa occasione in cui, durante una predicazione, lo vengono a chiamare perché sua madre e i suoi fratelli chiedono di lui. Sembra un gesto d’ingratitudine che rasenta la maleducazione, quando risponde che sua madre e suoi fratelli sono soltanto quelli che seguono la sua parola e la mettono in pratica, ma è in sintonia col messaggio di oggi. E non crediamo che tutto ciò appartenga solo alla sfera mistico-religiosa: leggiamoci il resto della pericope odierna e vi troveremo suggerimenti pertinenti anche alla vita di tutti i giorni. In termini correnti li definiremmo frutto di puro buon senso, sebbene nella realtà il nostro orgoglio e la nostra supponenza ci trascinerebbero in ben altre direzioni rispetto a quelle esemplificate da Gesù. Basta guardarsi attorno per vedere tante opere incompiute, anche storiche, e quanti conflitti, comunque inutili, hanno avuto epiloghi tragici, evitabili appunto solo con un po’ di buon senso ovvero con la sapienza del cuore. Ecco perché il Salvatore è perentorio nel pretendere una scelta di campo: ogni tentennamento indebolisce l’orientamento. Recitiamo allora con convinzione il Salmo Responsoriale: “Donaci, o Dio, la sapienza del cuore”.
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