Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

La semina dei pennarelli

Inserito il 26 Ottobre 2022 alle ore 18:43 da Don Gianni Antoniazzi

In questi giorni la liturgia ci invita a contemplare la vita in pienezza, quella offerta dal Padre ai “santi” Questa promessa di vita ci educa ad avere maggior cura di noi stessi, dell’ambiente e delle relazioni.

Lunedì mattina, in patronato, c’erano una dozzina di penne disseminate a terra ovunque. Non era materiale da gettare ma perfettamente funzionante e di buon valore. Alcuni ragazzi avevano trovato un astuccio abbandonato e, per scherzare, si tiravano dietro il materiale. Alla fine avevano lasciato tutto a terra e se n’erano andati. Da notare che lì vicino qualcuno aveva abbandonato anche la cameretta di una tenda con tanto di paleria. Per fortuna i ragazzi non l’hanno strappata. Ora è in canonica (domandare a don Gianni).

Il problema di questa incuria non riguarda soltanto la vita a Mestre. Anche durante i campi di Gosaldo, per esempio, i ragazzi dimenticano pennarelli, matite e penne. Noi insistiamo continuamente perché siano più attenti ma quelli non capiscono. Solo dopo qualche giorno imparano ad avere più cura ma intanto, sul ghiaino intorno alla casa, si raccoglie di tutto.

Bene: i ragazzi non leggeranno mai lettera aperta, ma scrivo perché gli adulti mi diano una mano. Questo tempo domanda austerità e anche i più giovani devono imparare una vita ordinata. Non serve diventare poveri. Basta aver cura di quel che c’è.

Non capisco, per esempio, le proteste di chi, per chiedere attenzione all’ambiente, deturpa opere d’arte capaci di educare i giovani alla bellezza. Che senso ha questa voglia di distruggere?
Quando diventeremo propositivi anziché contestatori? La santità del Vangelo comincia da qui, dalle cose piccole e quotidiane fatte bene.

don Gianni

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