Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

L’arte ci aiuta davvero?

Inserito il 3 Novembre 2022 alle ore 16:22 da Don Gianni Antoniazzi

Nei giorni scorsi i turisti hanno preso d’assalto Venezia. Il centro storico è uno scrigno d’arte e per questo soffre e si spopola. In terraferma abbiamo difficoltà analoghe. Il problema vero riguarda la fede.

Ho sempre stimato il vecchio prof. di Italiano, don Bruno Bertoli, che al liceo mi ha fatto amare la scrittura quando invece ero proteso solo alle scienze esatte. Lui ripeteva che l’arte fa crescere l’uomo e nutre la fede.

Guardo all’ultimo week-end. Secondo i calcoli, nei giorni dei Santi 450.000 persone hanno visitato Venezia. Cercavano la “città d’arte”. Molti hanno occupato appartamenti anche a Mestre e Carpenedo. Questi turisti sono cresciuti? Stando alle voci pare di no: i veneziani li ritengono barbari e le chiese del centro storico non straripano certo di presenze. Peggio. L’arte sta togliendo vita alla città nel senso che i “signori” che guadagnano col turismo vivono altrove; i veneziani invece stanno lasciando il centro perché c’è sempre qualche ricco “turista” disposto a pagare di più per gli alloggi in vendita.

A noi, però, interessa un’altra questione: l’arte sostiene il cammino verso Cristo? La Divina Commedia, per esempio, è di infinito valore artistico ma dal punto di vista teologico rasenta la bestemmia: inferno, purgatorio e paradiso danteschi non hanno a che fare col Vangelo e non sono io a dirlo. Il lettore vi trova un Dio pagano, giudice tremendo, che distribuisce condanne e premi secondo categorie di merito… Per carità, altri tempi… ma i ragazzi che oggi studiano Dante ne restano scandalizzati e mettono in discussione tutta la fede.

Altrettanto vale per le opere pittoriche. Il giudizio universale della Sistina o l’assunta dei Frari sono esaltanti di bellezza ma eresie nei contenuti di fede. Per esempio: Dio è eterna giovinezza e viene sempre presentato come un vecchio con la barba. Senza poi contare che preti e suore spendono mesi di lavoro per custodire e restaurare (gratis) chiese e quadri finendo poi per essere giudicati stra-ricchi dai visitatori.

Le energie andrebbero spese per annunciare la Pasqua e soccorrere i fragili. Quella è l’arte più bella. Insomma: mi domando se prima venga Cristo o la cultura.

don Gianni

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