Viene prima la coscienza
Inserito il 9 Febbraio 2023 alle ore 19:02 da Don Gianni AntoniazziIn vista del cammino di Quaresima che inizia fra qualche giorno propongo di riflettere su alcuni fondamenti della persona a cominciare dalla necessità di valorizzare la nostra coscienza, luogo di incontro con Dio.
Fin dal principio, la Bibbia propone di riflettere sul mistero del peccato e della legge. Il Vangelo, invece, sottolinea il rapporto con Gesù e i fratelli. La legge passa in secondo piano al punto che al giovane ricco Gesù cita i comandamenti, ma solo in modo parziale.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che è fondamentale ascoltare la “coscienza”, perché quello è il luogo di incontro con lo Spirito del Risorto (n° 1776 con citazione GS 1). Non si tratta di una novità. Già Papa Innocenzo III, in una lettera del 1201, scriveva: “Ogni cosa fatta contro la propria coscienza edifica l’inferno”. Come a dire che l’ubbidienza alle autorità umane e religiose viene dopo la coscienza.
Qualche decennio fa, il Cardinale Newmann, stimato da Benedetto XVI, ha affermato: “Se dovessi portare la religione in un brindisi – cosa che non è molto indicato fare – allora io brinderei per il Papa… ma prima per la coscienza e poi per il Papa!” (Lettera al Duca di Norfolk).
Alla fine dei tempi saremo giudicati non secondo una legge di diritto, ma secondo coscienza (per questo tremo). Il grande problema è scoprire che dedichiamo pochissime energie a formare in modo corretto questa realtà decisiva della nostra interiorità. Se lo facessimo saremmo più liberi, più sereni, più fedeli al Vangelo.
don Gianni