Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

25 aprile: storia e memoria

Inserito il 19 Aprile 2023 alle ore 19:36 da Don Gianni Antoniazzi

A Venezia, il 25 aprile è la Festa del patrono, San Marco. A livello nazionale la data ricorda anche la fine del Nazifascismo. Per certi versi è una ricorrenza problematica che crea ancora divisioni mentre servirebbe unità.

La “memoria” celebra un evento del passato. Il 17 gennaio, per esempio, si ricorda la shoah e lo sterminio degli Ebrei; il 10 febbraio l’esodo degli Istriani; il 4 novembre l’unità nazionale, il 9 maggio le vittime del terrorismo e via dicendo.

Spesso la memoria è confusa con la storia, mentre invece ha ragione Barbara Kingslove, quando scrive che “la memoria è parente della verità ma non è la sua gemella”. In effetti ciascuno ricorda partendo dal suo punto di vista. Milioni di persone hanno vissuto la Seconda Guerra mondiale, ciascuno però con le proprie esperienze: ci sono stati i combattenti e le famiglie a casa, i vincitori e i vinti, chi ha avuto lutti e chi s’è ritrovato. C’è chi ha trattato i partigiani da eroi e chi da terroristi.

Togliamo il dubbio: è bene che il popolo italiano abbia ritrovato sé stesso; il Duce non ha espresso i valori della Nazione; la Repubblica è nata dalla Resistenza; la ripresa degli anni 1950, la crescita, il boom demografico e la storia seguente sono frutto del “25 aprile”.

In molte famiglie, però, è rimasto, quasi nascosto, un desiderio di rivalsa. Che fare? Serve il passaggio dalla memoria alla storia che consiste nel guardare gli eventi dal punto di vista di tutti. È lo sforzo di ricostruire la verità perché dentro la verità tutti trovino casa. Serve onestà intellettuale, coraggio e competenza. Partire sempre dalla visione di uno o dell’altro partito non serve. La storia è frutto di riconciliazione e di pace. Varrà anche nella vita della nostra Chiesa.

don Gianni

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