Il vaccino per la Fede
Inserito il 27 Settembre 2023 alle ore 18:03 da Don Gianni AntoniazziTalvolta le proposte di fede sembrano sterili: poco efficaci e lontane, soprattutto dai giovani. Avviene quando Gesù risorto è un pretesto, un soprammobile e non il principio e il fine del nostro lavoro.
Ci sono due fatti interessanti da ricordare. Nel 1796 un medico inglese, Edward Jenner, tenace contro il vaiolo, ha “scoperto” il vaccino per sconfiggere quella malattia. Si trattava di iniettare il morbo attenuato per insegnare al corpo la reazione.
Secondo fatto. Nel 1801, passata la Rivoluzione francese, Napoleone firmò un concordato con la Santa Sede. L’anno dopo, nel 1802 emanò degli articoli per concedere il culto religioso e il ripristino della Chiesa in Francia. Quando gli chiesero perché avesse deciso questi passi, il futuro Imperatore fece riferimento alla scoperta di E. Jenner e rispose che Jenner in realtà aveva creato un vaccino. Vale a dire: il modo giusto per spegnere la fede, non era combatterla frontalmente. Bastava inocularne un assaggio attenuato del Vangelo e poi lasciare che la comunità morisse da sola.
All’inizio dell’anno pastorale ricordo questi fatti per non correre il rischio di essere noi a dare un vaccino ai ragazzi. Se la parrocchia proponesse un Vangelo annacquato, i più giovani non vedrebbero l’ora di chiudere il rapporto con Cristo. Se anche in futuro il Signore parlasse alla loro vita, essi avrebbero maturato una sorta di vaccino. Non dobbiamo trasmettere raccontini ma una fede appassionata e mostrare come si incontra il Risorto. Questo vince e convince. Il resto viene dopo.
don Gianni