Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Plinio Borghi ci ha lasciato

Inserito il 4 Ottobre 2023 alle ore 17:23 da Don Gianni Antoniazzi

Da più di un anno, su lettera aperta non compare più la firma di Plinio Borghi: questo caro amico si è spento nei giorni scorsi, dopo una lunga malattia. Da parte sua aveva sempre conservato la speranza di superare questa prova e non era opportuno che lettera aperta gli rivolgesse un saluto anzitempo, quasi per certificare che non sarebbe tornato a scrivere.

Ora però che Plinio ha concluso la sua buona battaglia, desideriamo congedarci da lui con grande affetto e riconoscenza. Ogni settimana, puntuale e meticoloso, dava il suo apporto sul nostro settimanale. Aveva cominciato il servizio con don Armando. Ha continuato poi con don Danilo e infine con me, fino ad un anno fa, poco più.

Non si limitava a scrivere una riflessione sul vangelo della domenica. Ha aggiunto anche una collaborazione su L’incontro ove, in modo amabile, affrontava argomenti di varia natura, mantenendo una penna fresca e chiara.

Aveva poi la capacità di correggere le bozze e in questo era una spada affilata. Quando anche lettera aperta sembrava pronta per la stampa lui trovava innumerevoli sbagli e suggeriva correzioni puntuali. Altrettanto faceva con L’incontro: restituiva le bozze e, in modo professionale, annotava le correzioni. Non dimenticava nulla.

Abbiamo condiviso pellegrinaggi e fatiche, ma anche soddisfazioni e pranzi comuni. Adesso il Signore rivolga a lui la sua benedizione e gli doni pace oltre al centuplo per il servizio reso in questa comunità con tale professionalità e generosità.

Nota della Redazione: gli articoli di Plinio Borghi sono tuttora reperibili nell’archivio di lettera aperta e de L’Incontro ed anche, in parte, nella categoria dedicata in questo blog.

Indossare l’abito nuziale

Inserito il 4 Ottobre 2023 alle ore 16:57 da Don Gianni Antoniazzi

Nel mese di settembre ci sono stati diversi matrimoni, anche significativi. Sono un motivo di speranza non solo per le famiglie coinvolte, ma per l’intera comunità: spiegano che la vita è bella e festosa.

Nel mese scorso abbiamo celebrato 9 matrimoni e altri 4 ce ne saranno da qui a fine anno. Un numero modesto rispetto agli anni ’80 e ’90 ma pur sempre significativo anche perché alcune di queste coppie si sono inserite nella comunità cristiana e hanno portato festa nel territorio. Di più, domenica scorsa abbiamo vissuto la tappa dei lustri di matrimonio e anche in questo caso la festa è stata rilevante.

Gesù spiega così il senso della vita presente: un re organizzò il matrimonio del figlio. Gli invitati più notabili non si presentarono. Allora il sovrano domandò ai servi di chiudere il rapporto con costoro e di compiere un gesto tanto strano quanto splendido: andare per le strade a raccogliere persone modeste come poveri, storpi e zoppi, finché la stanza non fosse piena. Sono le persone semplici e talvolta fragili a edificare il clima della festa. Sono loro che spesso compiono la volontà del Padre, che cioè la vita sia lieta e ricca di speranza.

In questo periodo ricordo che l’abito nuziale va stampato nell’animo, non impiegato solo nel matrimonio. È un compito importante, vista la tristezza per i molti fatti negativi.

don Gianni

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