Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Una tantum licet

Inserito il 28 Dicembre 2023 alle ore 18:31 da Don Gianni Antoniazzi

Giovanni Battista, protagonista dell’Avvento, ha avuto il coraggio di dire apertamente la verità, al prezzo di perdere la testa. È una “licenza” che ci prendiamo solo ogni tanto, pensando al bene comune.

Dopo la morte di Giulia Cecchettin, molti hanno levato la voce contro il femminicidio. Alte cariche dello Stato, delle istituzioni politiche e religiose hanno manifestato sconcerto. Poi, alla prova dei fatti, che seguito c’è stato?

Facciamo un esempio. Martedì 28 novembre, a Salsomaggiore, è stata uccisa Meena Kumari. Non c’è una sentenza, ma ogni sospetto ricade sul marito. Erano passati 10 giorni dalla morte di Giulia. Alzi la mano chi di noi ricordava il nome di quella povera donna.

Noi che facciamo il servizio del giornalismo talvolta ci muoviamo sull’onda dell’emozione più che sulla testimonianza della verità, ma quale voce pubblica si è schierata per Meena Kumari? Qualcosa si è detto ma presto è sceso il silenzio.

Allo stesso modo, mercoledì 20 dicembre, in Iran, è stata impiccata Samira Sabzian. A 15 anni è stata data in sposa a un uomo violento ben più vecchio. Dopo 5 anni di umiliazioni e soprusi lei s’è ribellata al marito e l’ha ucciso. È stata uccisa dopo 10 anni di carcere duro, fra gli applausi del regime (maschi e femmine). In Europa e in Italia chi l’aveva difesa? Ci sono state dichiarazioni postume: quasi una carezza lasciata sulla tomba del caro estinto. Poco più che un gesto di buona educazione.

Viene da chiedersi se siamo mossi da giustizia e verità o dall’emozione e dall’interesse per il calcolo dei voti.

don Gianni

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