Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Europa e pace: parole

Inserito il 24 Gennaio 2024 alle ore 16:00 da Don Gianni Antoniazzi

I conflitti in Ucraina e Israele sono alle porte d’Europa. Noi li guardiamo, quasi da spettatori. Annunciamo azioni diplomatiche ma non abbiamo l’autorevolezza necessaria per qualche risultato.

Ci sono conflitti sanguinosi alle porte dell’Europa. Le “autorità” dell’Unione annunciano di continuo azioni diplomatiche. Tuttavia, per valutare quanto sia autorevole la “parola” europea, basta un esempio (cfr Strauss): i 10 comandamenti sono formati da 274 vocaboli (nell’Ebraico meno), la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti da 300, le disposizioni europee sull’importazione di caramelle sono un documento di 25.911 parole. Il lettore capisce da solo che il linguaggio europeo è privo di spessore.

Il problema non sta nella nostra forza militare – tra l’altro spendiamo più degli USA – e neppure nella politica estera. È una questione interna: ci manca personalità, senso di appartenenza, una storia comune, una visione d’insieme: basta considerare la questione dei migranti, quando ogni Stato ha dato spazio all’egoismo nazionale (Liliana Segre).

L’espressione europea è poco più di una ranocchia. Una rana però che, nel linguaggio, vuol gonfiarsi come un bue e, oltre alla brutta figura, rischia spesso di scoppiare. Tutti ammirano la nostra arte, sono incantati dalla ricchezza culturale passata… ma la situazione attuale non fa battere il cuore a nessuno.

Se l’Europa guarda attraverso l’Atlantico vede l’aquila americana, ma quando gli altri guardano verso di noi vedono solo la parte posteriore di uno struzzo.

don Gianni

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