Certificati dal Brasile
Inserito il 21 Febbraio 2024 alle ore 20:39 da Don Gianni AntoniazziDa anni la segreteria della parrocchia risponde a chi, dal Sud America, chiede il certificato di battesimo di un nonno o bisnonno emigrato da oltre un secolo. Che forse i nipoti stiano tornando a vivere qui?
I sindaci veneti di alcuni piccoli paesi di montagna si lamentano per le continue richieste di certificati anagrafici. Succede così: 150 anni fa, molti veneti hanno cominciato ad emigrare in Sud America. Oggi il Brasile conta una popolazione di 210 milioni di persone. Fra questi vi sono 30 milioni di discendenti italiani e i veneti sarebbero la metà. In un anno 12mila brasiliani, discendenti di emigrati italiani, hanno domandato ai comuni veneti la cittadinanza, facendo piombare nel caos i tribunali della Regione (Gazzettino 19/2). Secondo qualcuno i discendenti degli emigrati di un tempo stanno per rientrare nelle nostre terre.
Piano. Questa parrocchia è fra quelle che conservano documenti antichi che risalgono a prima del 1570. Da anni qualcuno del Sud America chiede il certificato di battesimo dei progenitori. L’obiettivo è chiaro: dimostrare le origini italiane. Nessuno però è mai tornato a vivere a Mestre o a Carpenedo. Tutti cercano la cittadinanza italiana ma, come insegna bene don Vincenzo, lo scopo è quello avere in mano un passaporto europeo. Il vero sogno non siamo noi, ma la possibilità di muoversi nel pianeta più liberamente, grazie al documento emesso dall’Europa. Qualcosa di analogo succede per gli immigrati dal Nord Africa: cercano di entrare in Italia con l’obiettivo però di giungere negli altri Paesi europei.
Non montiamoci la testa: i sudamericani che guardano da queste parti non vedono gente ricca di speranze. Restiamo umili: non saremo invasi, questa gente ha più vita di noi.
don Gianni