Comunità orizzontale o verticale?
Inserito il 12 Maggio 2013 alle ore 08:00 da Don Gianni AntoniazziIl cuore della fede cristiana è la solennità Pasquale, che fa un tutt’uno con la Pentecoste di domenica prossima.
A Pasqua abbiamo celebrato un fatto verticale: il Padre ha risuscitato il Figlio per salvare l’uomo dalla morte.
A Pentecoste si celebra invece un evento orizzontale: ogni uomo è raggiunto dallo Spirito Santo e riceve dei carismi personali per il bene e la salvezza dei fratelli.
A Pasqua i Vangeli hanno raccontato una Chiesa più piramidale: Giovanni, l’apostolo dell’amore e del carisma, pur più veloce di Pietro nel giungere al Sepolcro e alla fede, aspetta il capo degli apostoli e lascia che lui entri per primo nella tomba vuota.
La Chiesa dello Spirito è più democratica: Paolo dice che siamo membra dell’unico corpo, ciascuno con compiti personali.
Le due cose non sono in contrasto. Al rovescio: bisogna capire che anche il ministero del pastore e del discernimento è un dono per il bene del corpo. E più cresce la forza e la consapevolezza del corpo, più è necessario anche un servizio “di guida” e viceversa.
La Chiesa Pasquale e quella di Pentecoste sono due poli della stessa calamita. Bisogna però imparare a celebrare almeno con la stessa solennità i due misteri della nostra salvezza, altrimenti resteremo sempre zoppi da un piede. Per questo vi invito, domenica, a non mancare per alcun motivo alla celebrazione.
In modo particolare sottolineo la solenne Veglia di Pentecoste, che in parrocchia celebriamo sabato sera alle 20.45.
il parroco