Inserito il 6 Maggio 2014 alle ore 00:17 da Redazione Carpinetum
Dopo il successo della prima edizione, torna alla Sagra 2014 il contest “Boys around the clock” per le band di ragazzi con meno di 18 anni!
Leggi tutto nella pagina dedicata al contest e partecipa: potrai esibirti durante la sagra… e non solo!
Ti aspettiamo sul palco!
E per chi non suona… pubblicata l’anteprima del programma della Sagra 2014 che si svolgerà dall’11 al 16 giugno nei campi sportivi del patronato, in via Manzoni 2 a Carpenedo (Mestre, VE).
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Inserito il 4 Maggio 2014 alle ore 12:29 da Plinio Borghi
Gli avvenimenti storici che siamo chiamati a vivere da un paio d’anni a questa parte hanno trovato una delle loro espressioni più suggestive domenica scorsa, con la canonizzazione dei due Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, alla presenza in piazza San Pietro di altri due Papi (cosa unica nella storia). Sono segni che la Divina Provvidenza non smette mai di lanciare, nelle più svariate circostanze. L’ha sottolineato anche Papa Francesco: sono segni di fede, ma anche di speranza per tutti, compresi i non credenti o gli appartenenti ad altre religioni, i quali hanno guardato con occhio diverso alle figure di questi due nuovi Santi sin dall’epoca in cui si muovevano tra di noi. Un altro elemento di straordinarietà è proprio la presenza di grandissima parte di coloro che li hanno conosciuti, una per tutte quella del vegliardo neo Cardinale Loris Capovilla, già segretario del Patriarca Roncalli prima e di Giovanni XXIII poi. Ma la frase che mi ha colpito di più è stata quella di un intervistato a Sotto il Monte che, alla domanda: “Cosa cambia ora che il suo conterraneo è stato fatto santo?”, ha risposto: “Nulla, per me lo è sempre stato!”. In effetti questo processo, peraltro in parte fuori dai canoni tradizionali (mancava il secondo miracolo ufficiale per Giovanni XXIII), non è che una risposta alle attese che già albergavano nei cuori di tutti noi e che, per Giovanni Paolo II, erano prorotte in quell’urlo salito dalla piazza alla sua morte: “Santo subito!”. D’altronde noi credenti siamo abituati ai messaggi della Provvidenza e quelli fondamentali ci arrivano proprio dal “libro dei segni” per eccellenza, che è il Vangelo. Anche oggi ne sforna un paio di un certo rilievo: i discepoli di Emmaus che se ne tornano disorientati e il viandante-Gesù che li affianca. Lo riconobbero solo all’atto dello spezzare il pane (un segno più semplice di così!) e allora esclamano: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via?”. Ecco, questo ci è richiesto ad ogni Eucarestia e quando veniamo resi partecipi di segni particolari: viverli, credere, trasmetterli come segnali di speranza, come fu per i due nuovi Santi, perché tutti abbiano a guardare alla Resurrezione come l’evento per eccellenza. Il resto è conseguente.
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Inserito il 4 Maggio 2014 alle ore 08:06 da Don Gianni Antoniazzi
Qualche volta confondiamo la santità con la perfezione di vita. Niente di più sbagliato. è santo chi si lascia condurre dalla misericordia di Dio e supera le fragilità.
Qualcuno ha protestato perché la scorsa settimana “lettera aperta” non ha speso una parola sulla canonizzazione dei due papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. In effetti è vero: non abbiamo scritto e spieghiamo perché.
“Lettera aperta” rivolge l’attenzione prevalentemente alla comunità e al territorio: poco più in là. I giornali diocesani e nazionali hanno sviluppato molto l’argomento e non era necessario trattarlo ancora.
Di fronte ad un evento tanto vasto, come la santificazione di due papi è faticoso scrivere cose nuove e originali: semmai c’è il desiderio di una riflessione più intima e personale.
Forse è vero che anche la diocesi di Venezia non ha partecipato con fervore straordinario: una ventina di persone o poco più è andata in delegazione a Roma, benché Giovanni XXIII abbia qui una storia significativa.
Quanto poi alla canonizzazione, tanti confondono la santità con la perfezione. Mentre invece essa consiste nel lasciarsi abbracciare dalla misericordia di Dio. Si è santi perché disponibili all’azione dello Spirito, non perché capaci di compiere un progetto umano di successo. Sono santi questi due papi perché profondamente profetici: hanno parlato in nome di Dio, hanno indicato il senso della storia presente e lo svolgimento di quella futura. Lasciamoci toccare il cuore dai loro interventi. Già sarebbe molto.
don Gianni
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Inserito il 2 Maggio 2014 alle ore 18:08 da Redazione Carpinetum
Pubblicata anche online lettera aperta del 4/5/2014. Come sempre aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.
Il fondo del parroco e le meditazioni vengono pubblicate la domenica, coerentemente con il giorno al quale sono dedicate e cui spesso fanno riferimento.
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