Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Inizia la Sagra di Carpenedo

Inserito il 9 Giugno 2022 alle ore 10:06 da Don Gianni Antoniazzi

In passato, per chiudere la pandemia, si celebrava una festa. Era un modo per dare speranza e riattivare il mercato. Chi aveva fede rendeva grazie al Signore. La sagra vuol raccogliere anche questa tradizione

Da mercoledì prossimo, 15 giugno fino a lunedì 20 giugno proponiamo la 28ª edizione della Sagra di Carpenedo.

Per due anni abbiamo saltato questo appuntamento così prezioso per la nostra tradizione. Il Covid non ci ha permesso di realizzare in sicurezza la festa per tutti. Adesso, pur con tutte le precauzioni, possiamo riprendere quest’abitudine.

Si tratta di un gesto coraggioso, realizzato per sostenere la speranza e la vitalità soprattutto dei più giovani. Ci rendiamo conto, infatti, che negli ultimi venti mesi molti fra noi hanno perduto entusiasmo, passione, letizia.

La festa dei santi Patroni non venga in alcun modo recepita come un gesto superficiale né tantomeno come una iniziativa economica. Esattamente il rovescio. Va letta come un servizio alla vitalità di tutto il territorio, questa sagra è un gesto di dedizione al bene comune.

Vi invitiamo dunque a partecipare numerosissimi e a chiamare amici, parenti, colleghi e compagni perché anche dalla riuscita di questo appuntamento si possa recuperare il senso pieno di una comunità che desidera ripartire.

don Gianni

La vivacità dello Spirito Santo

Inserito il 5 Giugno 2022 alle ore 09:54 da Plinio Borghi

La vivacità dello Spirito Santo sta all’anima come la vitalità sta al corpo. Quante volte abbiamo avuto modo di sottolineare la briosità di talune persone, sempre in movimento, sempre pronte a mettersi a disposizione, mai stanche, ottimiste, brillanti, capaci di sollevare il morale di chiunque e via dicendo! E quante volte abbiamo constatato che anche nella malattia l’efficacia delle cure e delle medicine aumenta se il carattere è positivo, se il fisico vibra di vitalità anche nella sofferenza! Ebbene, lo stesso discorso vale per l’anima, da non confondere con lo stato d’animo (ma non lo escluderei del tutto). Abbiamo bisogno di vivere una vita spirituale piena, in grado prima di tutto di capire e poi di trovare tutti i riferimenti con i quali poter elevare la fede ai massimi livelli. Per ciò è indispensabile l’azione dello Spirito Santo, senza la quale ogni aspirazione ci sarebbe preclusa e ogni pretesa di rispondere alle esigenze minimali di una sequela di Cristo non reggerebbe posando solo sulle nostre forze. Oggi la liturgia celebra il compimento della promessa che il Salvatore fece agli apostoli e degli effetti di questa discesa abbiamo avuto un’ampia dimostrazione dalla lettura degli Atti che si è articolata in questo periodo pasquale. Le cose incredibili che riescono a compiere questi uomini, fino a ieri rozzi e insicuri, sono il segno della potenza e della vivacità con le quali lo Spirito si esprime. Già il Maestro a suo tempo aveva accennato a un paio di peculiarità, come quella di Paraclito e di Consolatore, ma era chiaro che c’era molto di più e basta andarsi a leggere la Sequenza prevista prima del Vangelo di oggi per averne il florilegio: padre dei poveri, datore dei doni (i famosi sette doni studiati al catechismo), luce dei cuori, consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo, riposo nella fatica, riparo nella calura, conforto nel pianto, ecc. La conclusione contiene invocazioni valide per tutte le situazioni, nella convinzione che “senza la sua forza nulla è nell’uomo”. È una preghiera pregna di rara bellezza, che andrebbe la pena di recitare spesso, anche per tirarsi su il morale (ecco che c’entra pure lo stato d’animo cui accennavo). Con questi presupposti è nata la Chiesa e su questi presupposti ha sempre navigato fino ad oggi, anche per acque impervie, compiendo tutte le scelte necessarie, a partire da quella dei successori di Pietro. Per quanto ci riguarda, quindi, non priviamoci mai del ricorso a questo Riferimento prezioso.

Lettera aperta del 5 giugno 2022

Inserito il 1 Giugno 2022 alle ore 18:11 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 5/6/2022. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
https://t.me/ParrocchiaDiCarpenedoBot

Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

A Pentecoste nasce la Chiesa

Inserito il 1 Giugno 2022 alle ore 18:00 da Don Gianni Antoniazzi

Negli ultimi decenni, anche senza fede, si cita la sapienza del Vangelo e si loda l’esempio di Gesù. Invece si diffida della comunità dei credenti e quindi si tende ad accettare Cristo, ma non la Chiesa

Già gli antichi ebrei celebravano la Pentecoste: era 50 giorni dopo la Pasqua e ricordava la consegna delle 10 parole a Mosè sul Sinai. I 10 comandamenti erano dati perché la federazione di 12 tribù diventasse un popolo unito dalle stesse regole.

Gesù conserva la liturgia antica ma, riempie la Pentecoste di un senso nuovo. La festa cristiana dona lo Spirito di Gesù e scolpisce nel cuore la legge dell’amore. I dodici, chiusi nel cenacolo e divisi fra loro, vengono rigenerati: lo Spirito vince le loro fragilità, dà coraggio, gioia e carismi distinti per il bene di tutti. Sono uniti dall’Amore di Cristo, non certo dalla perfezione umana.

Così a Pentecoste nasce una Chiesa di fratelli sostenuti non dalla bravura personale, ma dall’efficacia dello Spirito. La Pentecoste è il compleanno delle nostre comunità peccatrici e sempre risanate. È importante accogliere l’azione dello Spirito mettendo da parte la presunzione di salvarsi da soli.

don Gianni

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