Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del primo gennaio 2023

Inserito il 29 Dicembre 2022 alle ore 16:04 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta dell’1/1/2023. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Auguri per il nuovo anno

Inserito il 29 Dicembre 2022 alle ore 15:51 da Don Gianni Antoniazzi

Ogni tappa è al contempo un punto d’arrivo e di partenza per l’avvenire. Questa è la logica del cammino La conclusione del vecchio anno e l’inizio del nuovo sono un buon momento per proseguire con slancio.

Saluto il nuovo anno con un racconto. Aiuta a interpretare il futuro. È tratto dal libro “A volte basta un raggio di sole” di Bruno Ferrero, Edizione ElleDiCi.

“Due semi stavano a fianco nel terreno. Il primo disse: «Voglio crescere, spingere le radici in profondità e i germogli sopra la terra. Voglio dispiegare le gemme per annunciare la primavera, sentire il calore del sole e la benedizione della rugiada». E crebbe. L’altro disse: «Che razza di destino! Se spingo le radici non so che cosa incontrerò nel buio qui sotto. Se apro la strada nel terreno duro qui sopra posso danneggiare i miei delicati germogli. E se una lumaca mangiasse le gemme? E se un bambino mi strappasse i fiori? Meglio aspettare che ci sia sicurezza». Attese. Una gallina trovò il seme e lo mangiò”.

Dice il Vangelo di Matteo: «Per paura andai a nascondere il tuo talento sottoterra. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e fannullone. Toglietegli dunque il talento». (Mt 25,25-28)

don Gianni

Lettera aperta del 25 dicembre 2022 – Natale del Signore

Inserito il 21 Dicembre 2022 alle ore 16:27 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 25/12/2022. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Che il Natale ci renda umani

Inserito il 21 Dicembre 2022 alle ore 16:06 da Don Gianni Antoniazzi

Mi sono chiesto in questi giorni quale augurio rivolgere alla gente della nostra parrocchia. Un antico padre della Chiesa, sant’Ireneo, diceva che nel Natale Dio si fa uomo perché gli uomini possano diventare figli di Dio. Che bello!

Guardo tuttavia i fatti degli ultimi tempi. Ci stiamo legando sempre più alla realtà virtuale e, per certi aspetti, viene meno la nostra umanità. Progredisce la tecnica, ma non ci sono molti passi avanti nelle nostre relazioni. Restiamo anzi prigionieri della rabbia: continuano i soprusi, si contano sempre numerosi i fatti di violenza, anche nella politica fatichiamo ad essere onesti, impieghiamo un linguaggio aggressivo, la guerra continua sempre a far da panorama nel nostro orizzonte.

L’augurio che rivolgo a tutti in questo Natale è che la nascita di Gesù ci aiuti ad essere uomini, almeno quanto lo è stato Lui. Prima diventiamo uomini e prima saremo capaci di camminare come figli di Dio.

don Gianni

Lettera aperta del 18 dicembre 2022

Inserito il 14 Dicembre 2022 alle ore 18:59 da Redazione Carpinetum

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Il tempo si fa breve

Inserito il 14 Dicembre 2022 alle ore 18:49 da Don Gianni Antoniazzi

Manca una settimana al Natale. Il Signore viene a visitarci. È importante aprire la porta della nostra vita «Temo il Signore che passa», diceva S. Agostino. Temeva di non riconoscere le tracce della Sua presenza.

In fine motus velocior, dicevano i latini: il movimento è più rapido alla fine. Vero: se pensiamo agli ultimi minuti di una partita di calcio oppure ai ciclisti che intravedono il traguardo capiamo cosa significa la prossimità del Natale.

Fra una settimana ci incontreremo per celebrare la Nascita del Signore. Egli viene a visitarci realmente. Chiederà a ciascuno di aprirsi all’incontro con Lui. Saremo capaci di riconoscerlo? Avremo la forza di accoglierlo? Lui porta il dono della vita. In noi serve una conversione radicale: per vedere il Padre e accogliere il Figlio risorto che bussa è necessario passare dall’amore per la verità alla verità dell’amore.

Dico questo mentre forse l’unica preoccupazione che abbiamo adesso è quella di trovare il regalo dell’ultimo momento. Sento che alcuni sono preoccupati di fare gli ordini in Internet prima che si intasino i trasporti così da avere i regali prima delle Feste. Se questo è l’unico timore allora non ci saranno grandi possibilità di scorgere il volto di Gesù. Egli non forza l’incontro, ma usa la delicatezza di un bambino.

don Gianni

Lettera aperta dell’11 dicembre 2022

Inserito il 7 Dicembre 2022 alle ore 19:04 da Redazione Carpinetum

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La sorprendente fantasia di Dio

Inserito il 7 Dicembre 2022 alle ore 18:39 da Don Gianni Antoniazzi

Il Natale non è una celebrazione del passato che ripetiamo per fedeltà alla tradizione. È una spinta verso il futuro. Come un bambino rinvigorisce la famiglia, la nascita di Gesù rende fresco il nostro pensiero.

L’Avvento mostra un Dio pieno di fantasia, tutto proteso al cambiamento.

Pensiamoci: dapprima l’angelo Gabriele si rivolge ad un uomo, il sacerdote Zaccaria, nel tempio di Gerusalemme. Lo chiama a diventare papà di Giovanni Battista. Questa proposta corrispondeva al suo desiderio eppure Zaccaria non ci credeva fino in fondo e, a causa dei dubbi, resta muto per mesi.

Poco dopo Dio si rivolge col suo arcangelo a una ragazza. Era sconveniente dialogare con le donne, farlo con una ragazza “acerba” era inammissibile. Andare a Nazaret, paesello insignificante dei monti, era irrazionale. L’ultima volta in cui Dio si era rivolto a una donna, era stato nell’Antico Testamento per rimproverare Sara, moglie di Abramo.

Nel Natale esplode la fantasia del Padre che studia tutte le soluzioni. Non c’è niente da fare: la storia cambia, o meglio, si sviluppa e si completa.

Di fronte a questi fatti si coglie l’incredibile giovinezza del Padre. Che senso ha rimanere dunque ancorati a piccole tradizioni provinciali? Se una persona non apre la mente non incontra la nascita di Cristo. Ci aspettiamo un’azione, un fatto, un incontro… e Dio si fa vivo in altro modo.

Il Natale domanda di rinunciare a una fede sclerotica e a una mentalità univoca, tanto più triste quanto più schiacciata da una presunta devozione. Non ci siamo: il Vangelo propone “fede, carità e speranza” più plastiche, una vita che cammina con fantasia piena.

don Gianni

Lettera aperta del 4 dicembre 2022

Inserito il 30 Novembre 2022 alle ore 19:31 da Redazione Carpinetum

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Immacolata: abituarsi a tutto?

Inserito il 30 Novembre 2022 alle ore 18:50 da Don Gianni Antoniazzi

Giovedì 8 dicembre, la Chiesa celebra l’Immacolata. Per la società civile ci sarà un ponte di quattro giorni. Molti ne profitteranno per realizzare il sogno di un breve riposo. Conserviamo il cammino di fede

Mentre ci prepariamo al Natale la Chiesa propone la festa dell’Immacolata. La solennità è stata proposta di recente, nel 1854, ma raccoglie la tradizione dei secoli precedenti.

Nel libro di Genesi Dio mette in guardia Caino: “il male sta accovacciato alla porta” (Gen 4,7). È un’immagine simbolica per dire che dovremo sempre misurarci con la fragilità. Quando però Dio ci riempie di grazia, il male resta fuori e l’esistenza diventa bella.

Noi chiamiamo Maria “Immacolata” ma sarebbe meglio usare le parole dell’angelo: “piena di grazia”. Così capiamo che oggi non si celebra la bravura di una donna ma il miracolo di Dio, capace di sottrarre una persona alla morsa del peccato: per questo la vita di Maria è stata un incanto.

Vale per ogni battezzato, abbracciato dal Signore. Il malvagio resta sempre “alla porta”, qualche volta può vincere, ma Dio ci rialza. Non bisogna aver la pretesa di essere puri ma purificati, non innocenti ma riconciliati. È importante custodire il sogno di una vita buona, senza abituarsi alle brutture.

Purtroppo, l’8 dicembre di quest’anno ci porterà lontano, per i legittimi giorni di riposo. Pazienza: chi resta a Carpenedo prega per tutti. A chi si sposta ricordiamo se possibile l’appuntamento della fede.

don Gianni

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