Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del 13 marzo 2021

Inserito il 9 Marzo 2022 alle ore 17:05 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 13/3/2022. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
https://t.me/ParrocchiaDiCarpenedoBot

Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

La forza di Davide su Golia

Inserito il 9 Marzo 2022 alle ore 16:46 da Don Gianni Antoniazzi

Lo strapotere, anche energetico, della Russia incute timore soprattutto all’Europa. L’Ucraina è più modesta, eppure reagisce a testa alta. La forza sta nell’essere vivi, non per forza ricchi di risorse

La bibbia ci trasmette il celebre episodio di Golia, eroe possente dei Filistei che, rivestito di armatura scintillante, di lancia e spada, si scontra in duello con Davide, pastore d’Israele, ragazzino di bell’aspetto e fulvo di capelli, armato di fionda e sassi, senza altre difese se non la fede e la rapidità nello slancio. Sappiamo l’esito: un solo colpo preciso, è bastato per mettere a terra il gigante.

La realtà che viviamo ha qualche cosa di analogo. Proprio in questi giorni avvertiamo l’oppressione di chi, come la Russia, detiene sopra di noi il potere dell’energia. Gas, benzina, gasolio ed energia elettrica sono alle stelle. Che fare? La lotta sembra del tutto impari e l’Italia pare votata alla sconfitta. Certo: se stiamo passivi sarà così. Ma il mercato è forte solo in apparenza. In realtà il potere economico ha i piedi d’argilla. A comandare siamo noi, se vogliamo.

Basta imparare a lasciare a casa l’auto e muoverci in bici, a spegnere le luci ovunque non servano, ad abbassare il riscaldamento di uno o due gradi e a indossare un maglione in più. Non solo possiamo farlo ma dobbiamo! Con la bici si può andare a Marghera, a Zelarino, a Favaro, in via Bissuola, anche in via Miranese (c’è il passaggio dalla Cipressina).

Chi compie questi piccoli gesti dà un colpo preciso ai giganti dell’energia. In un’economia sensibile come quella attuale, ridurre i consumi, anche solo del 5%, è un modo immediato per tagliare la testa a chi nutre la guerra.

Il Vangelo lo ricorda di continuo: serve essere fedeli nel poco per avere autorità su molto. Gesù guarda con speranza solo alle realtà piccole e vive: parla del granello di senape, degli uccelli del cielo, del seme gettato in terra. È la forza della fede in Cristo Risorto che continua a cambiare il mondo.

don Gianni

Gesù con smartphone e social

Inserito il 6 Marzo 2022 alle ore 10:04 da Plinio Borghi

Gesù con smartphone e social: è una delle tante stranezze che la fantasia m’insinua. E allora lascio galoppare l’immaginazione figurandomi come, nell’ipotesi, si sarebbero potuti svolgere i fatti descritti nel Vangelo. Sicuramente non si sarebbe sottratto a qualche selfie, specie in occasione del battesimo o nel reclutare gli apostoli, ma non ne avrebbe abusato per tenere aggiornata la mamma sulle sue performance in tempo reale o per chattare mentre la gente anelava di ascoltare la sua parola. Forse in circostanze come quelle di oggi avrebbe tirato qualche tiro mancino al demonio, sempre che nel deserto avesse campo sufficiente. Sono convinto che non avrebbe disdegnato nemmeno l’uso dei social per raggiungere più gente possibile con i suoi messaggi, ma non avrebbe tediato con le interminabili e prolisse tiritere che i nostri ammalati di protagonismo ci propinano. Soprattutto non avrebbe mai fatto diventare virali i suoi miracoli infestando i siti di post come usano fare i soliti immaturi con le loro bravate. Questione di coerenza, visto che il più delle volte frenava anche gli stessi beneficiari dal raccontare. D’altronde, se così non fosse, l’impianto della pericope letta il mercoledì delle ceneri, che dovrebbe costituire il vademecum quaresimale, crollerebbe di contraddizioni, come quelle che ci caratterizzano quando ci comportiamo proprio all’opposto. “Non praticare la giustizia per essere ammirato, quando fai l’elemosina non suonare la tromba, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, se preghi non essere tronfio perché ti possano vedere, anzi fallo nel segreto della tua camera, e se digiuni non assumere un’aria disfatta, invece mostrati bello e profumato: l’unico che deve sapere come stanno le cose è il Padre tuo che è nei cieli e ti ricompenserà. Altrimenti avrai già avuto la tua ricompensa”. È chiaro che tutto ciò stride con l’ansia per i “follower” o i “like” che amiamo inseguire e perseguire con i sofisticati apparecchi che abbiamo in uso, fino a diventare ridicoli, specie se ci coinvolgono al punto da costituire un fine e non più un mezzo da attivare con moderazione. Il nostro Maestro, pur non essendo vissuto nell’era tecnologica, riesce con la sua Parola a fornire buone dritte anche per questo tempo in cui gli strumenti per “apparire” rischiano di compromettere la sostanza dell’essere. Ecco quindi uno spunto in più per impostare la Quaresima con un buon “digiuno”: ridimensionare il ricorso compulsivo a smartphone & C. e riqualificare la presenza sui social.

Lettera aperta del 6 marzo 2022

Inserito il 2 Marzo 2022 alle ore 17:11 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 6/3/2022. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
https://t.me/ParrocchiaDiCarpenedoBot

Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Quaresima: da deserto a giardino

Inserito il 2 Marzo 2022 alle ore 16:45 da Don Gianni Antoniazzi

Come ogni anno la liturgia ci propone di compiere il cammino di conversione. Stavolta il valore è diverso: in vista della Pasqua serve esercitare il cuore alla gioia e deporre la tentazione della tristezza.

Sabato sera Nicoletta, la “referente” degli arredi, mi ha chiesto come ornare l’altare per la Quaresima. Di solito lei, insieme a un gruppo di persone generose e capaci, toglie i fiori e, sotto l’altare della celebrazione, allestisce un angolo di “deserto”. A Pasqua, poi, si addobba nuovamente da festa. Le ho risposto di fare altrettanto quest’anno. Anzi: mi pare che, se ben compresa, l’immagine del deserto possa essere più adatta che in passato.

Viviamo un momento faticoso: pandemia, guerra, fatiche per la ripresa e tensione nelle relazioni umane ci danno l’impressione di essere lontani dal giardino della vita. E tuttavia il deserto da solo non basta. Serve un cammino per entrare, per passare dall’aridità quotidiana alla freschezza del giardino del Risorto. Il Vangelo stesso si apre con le tentazioni di Gesù e si conclude col sepolcro vuoto.

Il nostro cammino quaresimale segue lo stesso itinerario. È un’esperienza personale, ma confidiamo sia valida per tutta la realtà sociale. Speriamo che vengano deposte le armi a vantaggio del confronto diplomatico, speriamo che si possa respirare un’atmosfera più serena anche nell’ambiente sanitario. Speriamo che la Quaresima porti con sé l’immagine dell’uomo nuovo proposto dal Vangelo.

Non si tratta soltanto di vaga speranza, ma di una scelta che deve cominciare da noi cristiani, dalle comunità che frequentiamo.

don Gianni

Articoli successivi »