Il blog di Carpenedo

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La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del 14 maggio 2023

Inserito il 10 Maggio 2023 alle ore 18:11 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 14/5/2023. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Una mamma con le briciole

Inserito il 10 Maggio 2023 alle ore 16:57 da Don Gianni Antoniazzi

In occasione della Festa della Mamma guardiamo a una donna fra le più simpatiche dei Vangeli: è una straniera che chiede a Gesù la guarigione per la figlia. Nonostante il disappunto del Signore, è così determinata da ottenere la salute per la figlia.

Il Vangelo (Mc 7,24-30) narra un fatto simpaticissimo: Gesù lascia per qualche istante la terra di Palestina e si avventura nella zona di Tiro e Sidone. Desidera restare in incognito ma, entrando in una casa, gli viene incontro una donna. Quella si getta ai suoi piedi pregando per sua figlia: “è posseduta – dice il testo – da uno spirito immondo” (che significa: uno spirito senza vita). Gesù tratta male quella madre perché è greca, di origine siro-fenicia. La offende col titolo di cagna: “non è bene – dice – prendere il pane destinato ai figli, cioè ad Israele, e darlo ai cani” cioè agli stranieri. Ma quella al posto di protestare esprime la propria fede incondizionata nell’uomo che ha davanti: dice che “anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei figli”, come a dire che lei non vuole tutta l’attenzione di Gesù. Al primo posto ci sia pure Israele, lei si contenta anche di una briciola. Per questa fede la figlia è sanata.

Questa donna diventa pienamente madre perché rigenera la figlia sfibrata: lo fa con dolcezza sagace e pronta. Percorre ogni strada possibile pur di arrivare al risultato. Diventa modello di donna realizzata, che dona vita (in molti modi si può essere fecondi!). Al contempo è il modello del credente in Cristo, anche se lontana dal popolo di Israele. Che meraviglia questa figura! Forse noi maschi non ci saremmo mai arrivati.

don Gianni

Unzione degli infermi

Inserito il 4 Maggio 2023 alle ore 15:02 da Redazione Carpinetum

Sabato 13 maggio, alle ore 16:00, nella nostra chiesa ci sarà la celebrazione in memoria della Madonna di Fatima con il sacramento dell’Unzione degli Infermi per chi vive in un momento di particolare fragilità fisica.

Lettera aperta del 7 maggio 2023

Inserito il 4 Maggio 2023 alle ore 14:03 da Redazione Carpinetum

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La Madonna di Fatima e i malati

Inserito il 4 Maggio 2023 alle ore 13:48 da Don Gianni Antoniazzi

Sabato 13 maggio è la memoria della Madonna di Fatima. I giornali parlano della statua Pellegrina giunta a Venezia. In quella data, nella nostra parrocchia, alle 16:00, celebreremo l’Unzione per i malati.

La Madonna di Fatima è uno degli appellativi con cui la Chiesa venera la Vergine Maria in seguito alle apparizioni del 1917 a tre pastorelli in Portogallo. Con le indicazioni della veggente fu scolpita una statua. Viste le richieste per avere l’effige, vennero realizzate varie repliche della prima immagine, fino a raggiungere un totale di tredici copie.

Una di queste statue «è arrivata a Venezia dove resterà dal 28 aprile all’8 maggio. Sarà custodita nella chiesa di San Salvador, dove in qualunque ora del giorno i fedeli potranno recarsi per un momento di raccoglimento e preghiera» (dal Gazzettino). «La statua della Madonna è stata scortata dalle società remiere della città fino al molo di San Marco, da dove è partita la processione fino alla chiesa. Qui, il patriarca Francesco Moraglia ha celebrato la Santa Messa» (sempre dal Gazzettino).

La fede nasce dall’incontro col Signore Risorto. Come i due di Emmaus lo incontriamo nel Pane della Parola, nell’Eucaristia e nel ritorno gioioso dai fratelli. Per parte mia ho una formazione quasi iconoclasta, nata dalla sensibilità ebraica. Di fronte a statue e quadri resto quasi muto. Sono misteri più grandi di me. Capisco però il rispetto per la pietà di tutti. Anzi: un testo splendido del Vangelo chiede di non spezzare una canna incrinata e non spegnere una fiamma smorta (Mt 12,20 con Is 42,3), come dire: guai mettere da parte la fede di qualcuno.

E dunque, come da calendario, proprio nel giorno della Madonna di Fatima, amministriamo in questa chiesa il sacramento per “l’Unzione degli Infermi”.

don Gianni

Lettera aperta del 30 aprile 2023

Inserito il 26 Aprile 2023 alle ore 20:28 da Redazione Carpinetum

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La Festa del Lavoro

Inserito il 26 Aprile 2023 alle ore 20:06 da Don Gianni Antoniazzi

La Festa del Lavoro (1° maggio) è legata alla vita di fede. I cristiani sanno che l’attività umana non è un peso o una maledizione, ma esprime la personalità di ciascuno ed edifica il bene secondo il Vangelo.

San Benedetto, nella sua regola, scrive che: “I monaci sono veramente tali, quando vivono del lavoro delle proprie mani, così come han fatto i nostri padri e gli Apostoli” (cap 48). Il santo abate scrive per i religiosi ma le sue indicazioni valgono per i laici.

In effetti, il lavoro non è una maledizione, ma una parte costitutiva della vita. Certo, l’esistenza è più ampia di ogni nostro impiego ed è necessario un grande equilibrio perché non accada mai che il lavoro diventi oppressivo: si lavora per vivere e non viceversa.

C’è poi da fare i conti con la fragilità umana, graffiata dalla pigrizia. Quando si apre la porta all’ozio, ogni impegno, per quanto lieve, appare gravoso. Così qualcuno prova a vivere senza lavorare. La sua vita allora risulta incompiuta e sterile. Nessuno, infatti, può realizzarsi se non donando qualcosa.
Anche San Paolo usa parole dure: “Chi non vuol lavorare neppure mangi” (2Tes 3,7-12).
Per questo risulta distante dal Vangelo qualunque tipo di intervento, anche dello Stato, che permetta alle persone di esonerarsi dal compiere un’opera.

Com’è bella invece la Costituzione italiana quando dice che la nostra vita civile è fondata “sul lavoro” (art 1).

don Gianni

Lettera aperta del 23 aprile 2023

Inserito il 19 Aprile 2023 alle ore 20:15 da Redazione Carpinetum

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25 aprile: storia e memoria

Inserito il 19 Aprile 2023 alle ore 19:36 da Don Gianni Antoniazzi

A Venezia, il 25 aprile è la Festa del patrono, San Marco. A livello nazionale la data ricorda anche la fine del Nazifascismo. Per certi versi è una ricorrenza problematica che crea ancora divisioni mentre servirebbe unità.

La “memoria” celebra un evento del passato. Il 17 gennaio, per esempio, si ricorda la shoah e lo sterminio degli Ebrei; il 10 febbraio l’esodo degli Istriani; il 4 novembre l’unità nazionale, il 9 maggio le vittime del terrorismo e via dicendo.

Spesso la memoria è confusa con la storia, mentre invece ha ragione Barbara Kingslove, quando scrive che “la memoria è parente della verità ma non è la sua gemella”. In effetti ciascuno ricorda partendo dal suo punto di vista. Milioni di persone hanno vissuto la Seconda Guerra mondiale, ciascuno però con le proprie esperienze: ci sono stati i combattenti e le famiglie a casa, i vincitori e i vinti, chi ha avuto lutti e chi s’è ritrovato. C’è chi ha trattato i partigiani da eroi e chi da terroristi.

Togliamo il dubbio: è bene che il popolo italiano abbia ritrovato sé stesso; il Duce non ha espresso i valori della Nazione; la Repubblica è nata dalla Resistenza; la ripresa degli anni 1950, la crescita, il boom demografico e la storia seguente sono frutto del “25 aprile”.

In molte famiglie, però, è rimasto, quasi nascosto, un desiderio di rivalsa. Che fare? Serve il passaggio dalla memoria alla storia che consiste nel guardare gli eventi dal punto di vista di tutti. È lo sforzo di ricostruire la verità perché dentro la verità tutti trovino casa. Serve onestà intellettuale, coraggio e competenza. Partire sempre dalla visione di uno o dell’altro partito non serve. La storia è frutto di riconciliazione e di pace. Varrà anche nella vita della nostra Chiesa.

don Gianni

Lettera aperta del 16 aprile 2023

Inserito il 12 Aprile 2023 alle ore 17:03 da Redazione Carpinetum

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