Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del 18 febbraio 2024

Inserito il 15 Febbraio 2024 alle ore 13:27 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 18/2/2024. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

Lettera aperta e altre informazioni sulla parrocchia possono essere consultate anche tramite il nostro bot Telegram ufficiale:
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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Abbassare i prezzi a Carpenedo

Inserito il 15 Febbraio 2024 alle ore 12:28 da Don Gianni Antoniazzi

La Quaresima è un cammino spirituale che coinvolge anche la vita quotidiana. Siamo chiamati ad una conversione che dia più vita al nostro territorio. Faccio una proposta di economia circolare.

Negli anni ’70 questa zona era abitata da parecchie coppie di giovani con figli piccoli. Al tempo, una palazzina di tre piani ospitava circa 25 persone. I tempi sono cambiati e oggi quelle palazzine accolgono più o meno 8 persone. Sono dati che prendo dalla benedizione delle famiglie. Ogni 6 appartamenti ce n’è in media uno vuoto, di solito ai piani più alti; due o tre alloggi sono occupati da un solo inquilino, magari avanti negli anni (anche oltre gli 80); mediamente, ogni 6 alloggi, si trova una coppia con figli. Bisogna anche tener presente che tanti anziani stanno guardando se altrove ci sono strutture più confortevoli, pensate per loro.

Non è difficile immaginare, dunque, che nei prossimi 10 anni, a Carpenedo, potrebbero liberarsi oltre 300 appartamenti. Che costo avranno allora quegli immobili sul mercato? Non ci dovremo scandalizzare se dovessero perdere buona parte del valore. Certo arriveranno turisti, studenti e qualche straniero, che, tuttavia, neanche adesso riescono a saturare il mercato, figuriamoci quando gli appartamenti disponibili saranno parecchi.

Torniamo ai nostri giorni. Qui tanti mantengono alto il prezzo dell’appartamento e non vendono, “in attesa di tempi migliori”. Secondo il mio modesto parere, e lo scrivo solo per la vita del quartiere, più andiamo avanti e peggio sarà. Forse è arrivato il momento di abbassare i prezzi: le giovani coppie potrebbero tornare a Carpenedo e saprebbero tener vivo il territorio oltre che conferirgli valore. È una proposta di “economia circolare” per la Quaresima… per andare verso una Pasqua con più vita, anche nel territorio. Pensiamoci con libertà, di certo non è un argomento di fede.

don Gianni

Lettera aperta dell’11 febbraio 2024

Inserito il 8 Febbraio 2024 alle ore 17:28 da Redazione Carpinetum

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Una Quaresima serena

Inserito il 8 Febbraio 2024 alle ore 17:23 da Don Gianni Antoniazzi

Mercoledì 14 febbraio inizia il cammino di digiuno e penitenza per rinnovare la nostra persona e celebrare la Pasqua di Risurrezione. Il primo passo è abbandonare la tristezza che ci tiene inchiodati.

Mercoledì prossimo, 14 febbraio, ha inizio la Quaresima. Celebriamo l’imposizione delle Sacre Ceneri alle 17:00 (per bambini, ragazzi e famigliari), alle 18:30 e 20:45 (liturgia della Parola).

Ci vengono proposti digiuno, preghiera e carità per giungere rinnovati alla Pasqua. Sia chiaro: non si tratta di un cammino triste, ma sereno, di speranza e di gioia. Il figliol prodigo era contento di tornare a casa e lì ha trovato festa. Zaccheo, pieno di gioia, scese dall’albero per cenare con Gesù e cambiare vita. I documenti di papa Francesco, scritti per la conversione della Chiesa, hanno sempre un titolo pieno di allegria: Evangelii gaudium (24 novembre 2013), Amoris laetitia (19 marzo 2016), Gaudete et exsultate (19 marzo 2018), Laudate Deum (2023) ma anche Veritatis gaudium (8 dicembre 2017) e l’inno Laudato si’ (24 maggio 2015). Bello anche il libro “ti auguro il sorriso per tornare alla gioia” (2020).

In effetti ogni progresso, pur faticoso, riempie il cuore di letizia. Se la Quaresima fosse interpretata solo come una serie di divieti, non andremmo da alcuna parte. Se in essa, invece, riconosciamo una proposta che ci fa cantare il cuore, allora andremo lontano.

don Gianni

Lettera aperta del 4 febbraio 2024

Inserito il 1 Febbraio 2024 alle ore 12:33 da Redazione Carpinetum

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Madonna di Lourdes

Inserito il 1 Febbraio 2024 alle ore 12:22 da Don Gianni Antoniazzi

Domenica prossima, 11 febbraio, ricorre la memoria della Madonna di Lourdes. Giovanni Paolo II ha associato a questa data anche la festa del Malato. La nostra parrocchia ha una lunga devozione legata a questi eventi.

Il fatto: l’11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima di 18 volte a Bernardette Subirous nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi. Le apparizioni di Lourdes vennero ufficialmente riconosciute dal vescovo di Tarbes il 18 febbraio del 1862. Lourdes è meta incessante di circa 5 milioni di ammalati che invocano protezione e conforto. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa. Ben più numerose sono le conversioni.

La fede: so bene che la Salvezza viene dalla Pasqua di Cristo e dal dono del suo Spirito, non dalle apparizioni del 1800. Su quelle siamo liberi di credere o meno. Ogni domenica, Pasqua della settimana, rinnoviamo la Redenzione: l’Eucaristia umile, ordinaria, celebrata insieme e talora disprezzata è la base della vita di fede.

La situazione: la gente arriva a Cristo per innumerevoli strade, anche diverse da quelle previste nella “teologia” ufficiale. Non è giusto avvilire chi cerca Cristo, anche con modi che non corrispondono alle nostre attese. Dunque: se la Messa della domenica è giustamente il punto di riferimento, domenica 11 febbraio intendiamo onorare comunque la Vergine Maria alla quale molti si rivolgono col titolo di Madonna di Lourdes. Alla fine di ogni celebrazione andremo alla “grotta” per fare la preghiera di affidamento, soprattutto dei malati. I teologi raffinati storceranno il naso? Pazienza: prima o poi impareranno che la buona battaglia della fede si combatte su tutti i fronti e si vince con le armi più diverse. don Gianni

Lettera aperta del 28 gennaio 2024

Inserito il 24 Gennaio 2024 alle ore 16:33 da Redazione Carpinetum

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A titolo di curiosità segnaliamo che questo è il primo numero della storia di lettera aperta la cui copertina è stata creata con l’intelligenza artificiale.

Europa e pace: parole

Inserito il 24 Gennaio 2024 alle ore 16:00 da Don Gianni Antoniazzi

I conflitti in Ucraina e Israele sono alle porte d’Europa. Noi li guardiamo, quasi da spettatori. Annunciamo azioni diplomatiche ma non abbiamo l’autorevolezza necessaria per qualche risultato.

Ci sono conflitti sanguinosi alle porte dell’Europa. Le “autorità” dell’Unione annunciano di continuo azioni diplomatiche. Tuttavia, per valutare quanto sia autorevole la “parola” europea, basta un esempio (cfr Strauss): i 10 comandamenti sono formati da 274 vocaboli (nell’Ebraico meno), la dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti da 300, le disposizioni europee sull’importazione di caramelle sono un documento di 25.911 parole. Il lettore capisce da solo che il linguaggio europeo è privo di spessore.

Il problema non sta nella nostra forza militare – tra l’altro spendiamo più degli USA – e neppure nella politica estera. È una questione interna: ci manca personalità, senso di appartenenza, una storia comune, una visione d’insieme: basta considerare la questione dei migranti, quando ogni Stato ha dato spazio all’egoismo nazionale (Liliana Segre).

L’espressione europea è poco più di una ranocchia. Una rana però che, nel linguaggio, vuol gonfiarsi come un bue e, oltre alla brutta figura, rischia spesso di scoppiare. Tutti ammirano la nostra arte, sono incantati dalla ricchezza culturale passata… ma la situazione attuale non fa battere il cuore a nessuno.

Se l’Europa guarda attraverso l’Atlantico vede l’aquila americana, ma quando gli altri guardano verso di noi vedono solo la parte posteriore di uno struzzo.

don Gianni

Lettera aperta del 21 gennaio 2024

Inserito il 17 Gennaio 2024 alle ore 20:17 da Redazione Carpinetum

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Il nostro Centro Infanzia

Inserito il 17 Gennaio 2024 alle ore 20:07 da Don Gianni Antoniazzi

In questo periodo dell’anno le famiglie decidono sulle scelte scolastiche dei figli. Chi ha bambini molto piccoli guarda anche quali strutture possono svolgere il servizio Nido. Noi presentiamo “Il Germoglio”.

Grazie a Dio la parrocchia di Carpenedo ha un Centro Infanzia con scuola materna e nido. È il frutto del lavoro di generazioni intere che si sono alternate per sostenere questo servizio e renderlo poco per volta un’eccellenza del territorio.

“Il Germoglio” conta oltre 110 anni di attività. C’è anzitutto il nido con più di 50 posti e 10 dipendenti. È accreditato dalla Regione Veneto con controlli periodici raggiungendo sempre i migliori standard qualitativi e il massimo punteggio. Dal lunedì al venerdì accoglie bambini dai 12 mesi fino ai tre anni, con qualche eccezione. La giornata inizia alle 7:30 del mattino e offre un orario flessibile: c’è la possibilità di un tempo breve con il pranzo; c’è il part-time fino alla merenda; c’è poi l’offerta del tempo pieno che copre le famiglie fino alle 16:00 del pomeriggio e, se i genitori trovassero qualche intoppo nella giornata lavorativa, è data l’opportunità di tenere i figli custoditi fino alle 17:00 o anche oltre. L’offerta include sempre un progetto educativo con attività ludico-formativa, sia al mattino che al pomeriggio (compreso l’inserimento dell’inglese). In genere, dopo il pasto, i bambini riposano nella stanza dedicata alla nanna per circa due ore. Al momento, del risveglio le educatrici si dedicano alla loro cura e igiene personale, in attesa della merenda pomeridiana.

Nel Centro Infanzia “Il Germoglio” c’è poi la grande scuola materna. Conta di 4 sezioni per un totale di circa 120 bambini. È facile descrivere questa struttura perché corrisponde ai requisiti previsti anche dalla scuola pubblica e conosciuti ovunque da decenni. L’asilo è infatti, in tutto e per tutto, una scuola paritaria, promossa, tra l’altro, col massimo punteggio. Vi sono insegnanti qualificate che seguono con gioia i bambini. Tutte partecipano a corsi di aggiornamento e si distinguono per i risultati educativi.

Questa è ancora una delle poche scuole con una cucina e dei cuochi interni certificati. La struttura del Centro Infanzia si fa garante per la qualità del cibo, e riesce ad offrire alimentazione differenziata anche in base alle necessità dell’ultimo momento. Ampie stanze pavimentate con materiale isolante e gioiosamente arredate accolgono i bambini per i loro giochi. Unica struttura della zona, offre tre spaziosi giardini esterni ove i bambini stanno volentieri durante la bella stagione ed hanno modo di giocare anche nelle giornate invernali soleggiate. La collaborazione con le famiglie è continua.

Frequentando il nido c’è la garanzia di poter entrare poi alla materna (ove ci sono sempre più richieste dei posti disponibili), comprendendo anche un progetto di continuità nido-materna per far conoscere ai piccoli la realtà della scuola futura, agevolando il successivo passaggio.

don Gianni

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