Il blog di Carpenedo

Il blog di Carpenedo
La vita della Comunità parrocchiale dei Ss. Gervasio e Protasio di Carpenedo

Lettera aperta del 3 marzo 2024

Inserito il 28 Febbraio 2024 alle ore 20:47 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 3/3/2024. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Ricordiamo che in coda al foglio vengono pubblicate le pagine dedicate alla parrocchia della Santissima Trinità di via Terraglio 74/C (Mestre – VE) guidata da mons. Fabio Longoni.

Una comunità più green

Inserito il 28 Febbraio 2024 alle ore 20:35 da Don Gianni Antoniazzi

Più volte, in Quaresima, ritorna il tema del deserto: il suo valore sta nell’ascesi, nell’ascolto e nella conversione L’umanità, tuttavia, non può lasciare che il creato si trasformi in radura. I cristiani devono avere più cura del verde.

La cura dell’ambiente è un tema delicato. Riconosco che non tutti i cambiamenti climatici dipendono dall’uomo: nella storia del pianeta c’è sempre stata un’evoluzione.

È vero, tuttavia, che mai come negli ultimi 80 anni c’è stata una folle accelerazione nel riscaldamento del nostro pianeta dovuto principalmente alla nostra vita sconsiderata. Di questo passo, l’umanità potrebbe anche condannare sé stessa.

Purtroppo, nei secoli scorsi, leggendo malamente la Genesi, è passata l’idea fra i cristiani che il genere umano avesse il “dominio” sulla natura, una sorta di potere dispotico. Da decenni, invece, si è chiarito che la Scrittura ci domanda di custodire la vita e di completare nel creato il progetto del Padre: quello che porta alla bellezza.

Ogni comunità cristiana deve tenere a cuore l’ambiente.
Anche in parrocchia, dunque, sono state messe in pratica alcune attenzioni in tal senso. Mi hanno chiesto di elencare i passi compiuti e lo faccio volentieri nelle pagine di lettera aperta del 3 marzo 2024: sono il frutto della volontà di molti e li elenco solo per sostenere la sensibilità di tutti perché il lavoro comune raggiunge risultati che da soli sarebbero inimmaginabili.

don Gianni

 

Lettera aperta del 25 febbraio 2024

Inserito il 21 Febbraio 2024 alle ore 20:50 da Redazione Carpinetum

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Certificati dal Brasile

Inserito il 21 Febbraio 2024 alle ore 20:39 da Don Gianni Antoniazzi

Da anni la segreteria della parrocchia risponde a chi, dal Sud America, chiede il certificato di battesimo di un nonno o bisnonno emigrato da oltre un secolo. Che forse i nipoti stiano tornando a vivere qui?

I sindaci veneti di alcuni piccoli paesi di montagna si lamentano per le continue richieste di certificati anagrafici. Succede così: 150 anni fa, molti veneti hanno cominciato ad emigrare in Sud America. Oggi il Brasile conta una popolazione di 210 milioni di persone. Fra questi vi sono 30 milioni di discendenti italiani e i veneti sarebbero la metà. In un anno 12mila brasiliani, discendenti di emigrati italiani, hanno domandato ai comuni veneti la cittadinanza, facendo piombare nel caos i tribunali della Regione (Gazzettino 19/2). Secondo qualcuno i discendenti degli emigrati di un tempo stanno per rientrare nelle nostre terre.

Piano. Questa parrocchia è fra quelle che conservano documenti antichi che risalgono a prima del 1570. Da anni qualcuno del Sud America chiede il certificato di battesimo dei progenitori. L’obiettivo è chiaro: dimostrare le origini italiane. Nessuno però è mai tornato a vivere a Mestre o a Carpenedo. Tutti cercano la cittadinanza italiana ma, come insegna bene don Vincenzo, lo scopo è quello avere in mano un passaporto europeo. Il vero sogno non siamo noi, ma la possibilità di muoversi nel pianeta più liberamente, grazie al documento emesso dall’Europa. Qualcosa di analogo succede per gli immigrati dal Nord Africa: cercano di entrare in Italia con l’obiettivo però di giungere negli altri Paesi europei.

Non montiamoci la testa: i sudamericani che guardano da queste parti non vedono gente ricca di speranze. Restiamo umili: non saremo invasi, questa gente ha più vita di noi.

don Gianni

Lettera aperta del 18 febbraio 2024

Inserito il 15 Febbraio 2024 alle ore 13:27 da Redazione Carpinetum

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Abbassare i prezzi a Carpenedo

Inserito il 15 Febbraio 2024 alle ore 12:28 da Don Gianni Antoniazzi

La Quaresima è un cammino spirituale che coinvolge anche la vita quotidiana. Siamo chiamati ad una conversione che dia più vita al nostro territorio. Faccio una proposta di economia circolare.

Negli anni ’70 questa zona era abitata da parecchie coppie di giovani con figli piccoli. Al tempo, una palazzina di tre piani ospitava circa 25 persone. I tempi sono cambiati e oggi quelle palazzine accolgono più o meno 8 persone. Sono dati che prendo dalla benedizione delle famiglie. Ogni 6 appartamenti ce n’è in media uno vuoto, di solito ai piani più alti; due o tre alloggi sono occupati da un solo inquilino, magari avanti negli anni (anche oltre gli 80); mediamente, ogni 6 alloggi, si trova una coppia con figli. Bisogna anche tener presente che tanti anziani stanno guardando se altrove ci sono strutture più confortevoli, pensate per loro.

Non è difficile immaginare, dunque, che nei prossimi 10 anni, a Carpenedo, potrebbero liberarsi oltre 300 appartamenti. Che costo avranno allora quegli immobili sul mercato? Non ci dovremo scandalizzare se dovessero perdere buona parte del valore. Certo arriveranno turisti, studenti e qualche straniero, che, tuttavia, neanche adesso riescono a saturare il mercato, figuriamoci quando gli appartamenti disponibili saranno parecchi.

Torniamo ai nostri giorni. Qui tanti mantengono alto il prezzo dell’appartamento e non vendono, “in attesa di tempi migliori”. Secondo il mio modesto parere, e lo scrivo solo per la vita del quartiere, più andiamo avanti e peggio sarà. Forse è arrivato il momento di abbassare i prezzi: le giovani coppie potrebbero tornare a Carpenedo e saprebbero tener vivo il territorio oltre che conferirgli valore. È una proposta di “economia circolare” per la Quaresima… per andare verso una Pasqua con più vita, anche nel territorio. Pensiamoci con libertà, di certo non è un argomento di fede.

don Gianni

Lettera aperta dell’11 febbraio 2024

Inserito il 8 Febbraio 2024 alle ore 17:28 da Redazione Carpinetum

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Una Quaresima serena

Inserito il 8 Febbraio 2024 alle ore 17:23 da Don Gianni Antoniazzi

Mercoledì 14 febbraio inizia il cammino di digiuno e penitenza per rinnovare la nostra persona e celebrare la Pasqua di Risurrezione. Il primo passo è abbandonare la tristezza che ci tiene inchiodati.

Mercoledì prossimo, 14 febbraio, ha inizio la Quaresima. Celebriamo l’imposizione delle Sacre Ceneri alle 17:00 (per bambini, ragazzi e famigliari), alle 18:30 e 20:45 (liturgia della Parola).

Ci vengono proposti digiuno, preghiera e carità per giungere rinnovati alla Pasqua. Sia chiaro: non si tratta di un cammino triste, ma sereno, di speranza e di gioia. Il figliol prodigo era contento di tornare a casa e lì ha trovato festa. Zaccheo, pieno di gioia, scese dall’albero per cenare con Gesù e cambiare vita. I documenti di papa Francesco, scritti per la conversione della Chiesa, hanno sempre un titolo pieno di allegria: Evangelii gaudium (24 novembre 2013), Amoris laetitia (19 marzo 2016), Gaudete et exsultate (19 marzo 2018), Laudate Deum (2023) ma anche Veritatis gaudium (8 dicembre 2017) e l’inno Laudato si’ (24 maggio 2015). Bello anche il libro “ti auguro il sorriso per tornare alla gioia” (2020).

In effetti ogni progresso, pur faticoso, riempie il cuore di letizia. Se la Quaresima fosse interpretata solo come una serie di divieti, non andremmo da alcuna parte. Se in essa, invece, riconosciamo una proposta che ci fa cantare il cuore, allora andremo lontano.

don Gianni

Lettera aperta del 4 febbraio 2024

Inserito il 1 Febbraio 2024 alle ore 12:33 da Redazione Carpinetum

Abbiamo inserito nel sito lettera aperta del 4/2/2024. Aspettiamo i vostri commenti in email o direttamente sul blog.

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Madonna di Lourdes

Inserito il 1 Febbraio 2024 alle ore 12:22 da Don Gianni Antoniazzi

Domenica prossima, 11 febbraio, ricorre la memoria della Madonna di Lourdes. Giovanni Paolo II ha associato a questa data anche la festa del Malato. La nostra parrocchia ha una lunga devozione legata a questi eventi.

Il fatto: l’11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima di 18 volte a Bernardette Subirous nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi. Le apparizioni di Lourdes vennero ufficialmente riconosciute dal vescovo di Tarbes il 18 febbraio del 1862. Lourdes è meta incessante di circa 5 milioni di ammalati che invocano protezione e conforto. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa. Ben più numerose sono le conversioni.

La fede: so bene che la Salvezza viene dalla Pasqua di Cristo e dal dono del suo Spirito, non dalle apparizioni del 1800. Su quelle siamo liberi di credere o meno. Ogni domenica, Pasqua della settimana, rinnoviamo la Redenzione: l’Eucaristia umile, ordinaria, celebrata insieme e talora disprezzata è la base della vita di fede.

La situazione: la gente arriva a Cristo per innumerevoli strade, anche diverse da quelle previste nella “teologia” ufficiale. Non è giusto avvilire chi cerca Cristo, anche con modi che non corrispondono alle nostre attese. Dunque: se la Messa della domenica è giustamente il punto di riferimento, domenica 11 febbraio intendiamo onorare comunque la Vergine Maria alla quale molti si rivolgono col titolo di Madonna di Lourdes. Alla fine di ogni celebrazione andremo alla “grotta” per fare la preghiera di affidamento, soprattutto dei malati. I teologi raffinati storceranno il naso? Pazienza: prima o poi impareranno che la buona battaglia della fede si combatte su tutti i fronti e si vince con le armi più diverse. don Gianni

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