Inserito il 21 Dicembre 2023 alle ore 12:10 da Don Gianni Antoniazzi
L’immagine riprende la stampa di un antico messale che alla data del 25 dicembre registra il Natale. Gesù però può nascere nella nostra vita anche senza preavviso, in altri momenti della vita.
A tutti gli auguri di un buon Natale.
Quando il Signore viene a visitarci? La nostra agenda è sempre più organizzata e abbiamo programmi condivisi che ci aiutano a fissare appuntamenti di ogni sorta. Non c’è spazio per l’imprevisto di Dio. Eppure, il Natale cambia i progetti di Maria e di Giuseppe. Talvolta è proprio negli imprevisti che Gesù manifesta la sua presenza.
Lunedì mi hanno chiamato per impartire un’estrema unzione. Gli impegni fissati erano già parecchi, ma c’è stato il tempo anche per questa emergenza. La persona anziana, oramai sopraffatta dal dolore, esprimeva la presenza di Gesù: “ero malato e sei venuto a visitarmi”. È stato un fuori programma in una giornata già molto piena e dopo quel momento è stato necessario andare di fretta per rispettare gli impegni presi.
Eppure l’incontro con Gesù, talvolta è proprio così: viene nella nostra vita come un imprevisto che domanda di essere colto.
don Gianni
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Inserito il 13 Dicembre 2023 alle ore 18:58 da Redazione Carpinetum
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Inserito il 13 Dicembre 2023 alle ore 18:36 da Don Gianni Antoniazzi
L’Avvento è iniziato da pochi giorni eppure, viste le coincidenze di calendario, siamo quasi al Natale Questo è il momento di puntare all’essenziale, senza lasciarsi distrarre dalle seduzioni commerciali.
Lunedì 25 dicembre il Signore rinnoverà per noi la grazia della sua nascita. Non è un fatto magico o utopico. Gesù ha sempre camminato con noi secondo il ritmo del nostro tempo. Quando celebriamo la sua nascita Egli rinnova davvero per noi la grazia del Natale. Lo fa nella celebrazione della Parola e dell’Eucaristia. Chiedo, se possibile, di non perdere l’incontro con questa Gioia.
Da tempo ci hanno derubato del Natale. Anzi: ce lo siamo tolti di mano da noi stessi. La Festa ha esaurito la sua forza quando abbiamo cominciato a ridurla a buoni sentimenti, veglioni, regali, montagna e neve. No: il Natale è Dio che entra nella vita quotidiana per cambiarla e salvarla. Chiunque lo può incontrare: nessuno è indegno o escluso. Certo: serve prepararsi e cioè, come i pastori e i magi, diventare cercatori dell’Eterno. Quando la nostra è una porta aperta lui non mancherà di entrare.
don Gianni
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Inserito il 6 Dicembre 2023 alle ore 20:30 da Redazione Carpinetum
Orario Sante Messe in occasione della Solennità dell’Immacolata:
8:30; 9:30; 10:45; 12:00; 18:30 e prefestiva alle ore 18:30 di giovedì 7
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Inserito il 6 Dicembre 2023 alle ore 20:18 da Redazione Carpinetum
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Inserito il 6 Dicembre 2023 alle ore 19:44 da Don Gianni Antoniazzi
A Natale Maria e Giuseppe faticano a trovare un alloggio adatto al parto. È il problema di tante famiglie che non hanno uno spazio adeguato al futuro. Serve cambiare la legge.
A Mestre non c’è spazio per coppie giovani né per genitori con figli piccoli: a costoro nessuno concede volentieri un affitto. Si preferisce dare alloggio a studenti o turisti… oppure tenere chiuso. Anche alcune agenzie immobiliari si muovono in questo senso. La ragione è presto detta: una legge del 1978 prevede che non sia facile sfrattare famiglie con figli piccoli. Prima serve trovare un alloggio adeguato ai minori e, se non si trova, il Comune dovrebbe provvedere.
Ora: a Mestre le case pubbliche sono un miraggio. Risultato: chi ha figli piccoli è tentato di non pagare neppure l’affitto visto che non può essere allontanato. Bene, penserà qualcuno, è una buona difesa per i piccoli! E invece no: l’effetto è opposto. Faccio la benedizione per le case e tocco la realtà. Nei fatti, il divieto di sfratto ha tolto l’alloggio proprio alle famiglie più giovani: anche su suggerimento dei professionisti del settore, i privati hanno smesso di locare le case a chi porta con sé figli piccoli. Per questa ragione la parrocchia e la Fondazione Carpinetum ricevono parecchie richieste di aiuto in tal senso.
Se non si cambia la legge, Mestre rischia di diventare un dormitorio per soli anziani. Badiamo bene: di per sé gli alloggi non mancano e non servirebbe costruirne altri. Sarebbe invece necessario assicurare ai proprietari di immobili maggiore tutela per il loro bene. Allora le porte si aprirebbero più facilmente.
Mi dicono che ci sarebbe già una proposta di legge per favorire sfratti più rapidi. Non ho le competenze in materia, ma ho sentito l’opinione di una signora, da decenni ufficiale giudiziario incaricata di liberare gli appartamenti: anche lei ha un parere analogo al mio.
Sia chiaro: questa non è propaganda in favore di un partito, avrei soltanto il desiderio di usare gli spazi vuoti per le famiglie. Chi ha idee migliori si faccia avanti.
don Gianni
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Inserito il 30 Novembre 2023 alle ore 16:24 da Redazione Carpinetum
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Inserito il 30 Novembre 2023 alle ore 16:08 da Don Gianni Antoniazzi
Bisogna far crescere il rapporto fra maschi e femmine. È importante togliere negli affetti la violenza e la prevaricazione. Il problema è se le difficoltà presenti vengano dal troppo “pieno” o dal troppo “vuoto”.
Il mese scorso, l’Istituto Universitario europeo di Fiesole (Firenze) ha deciso di togliere la parola “Natale” dai suoi documenti per “rispetto” alle altre religioni e ai non credenti. Per la stessa ragione, da tempo sono abolite recite, canti e altro materiale “di fede”.
Eccolo il pensiero occidentale: tutto proteso al vuoto. Così anche il titolo di “Immacolata”: nella testa della gente, significa “senza” macchia, “senza” peccato. No: l’idea del Vangelo è opposta: Maria è piena di vita e di grazia (Κεχαριτωμένη).
Ora chiediamoci: perché è in crisi la relazione fra maschi e femmine? Per eccesso di mascolinità (di mentalità patriarcale?)? O non forse per il vuoto e la carenza dell’uomo?
Sui social comincia a girare un articolo di Susanna Tamaro, quella, per intendersi, che ha scritto “Va dove ti porta il cuore”. La sua tesi è che “i rapporti di affetto sono distrutti per la fine del maschio”. Aggiunge: “il patriarcato non centra niente, è la fine della virilità che rende gli uomini fragili e quindi più aggressivi”. Aggiunge: “ho visto la progressiva distruzione della figura maschile… Adesso le ragazze sono tutte sole perché la diversità ormai è immensa tra maschi e femmine. Soprattutto i maschi vivono una perdita di dialogo, di parole e dunque di relazione con la donna. È il grande vuoto nell’educazione maschile”.
Dunque, le tensioni nascono dal vuoto che stiamo creando. Capiamo la proposta dell’8 dicembre: camminare verso la pienezza non verso il nulla.
don Gianni
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Inserito il 22 Novembre 2023 alle ore 18:58 da Redazione Carpinetum
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Inserito il 22 Novembre 2023 alle ore 18:33 da Don Gianni Antoniazzi
Oggi celebriamo Cristo Re. I regni umani vivono sull’interesse della cupidigia e si fanno guerra. Il card. Ravasi ha contato 40 conflitti nel pianeta. Cristo è vero Re perché ha il potere di offrire vita, non di toglierla.
Celebriamo oggi Cristo Re. La festa è stata istituita nel 1925. Conclusa la Prima Guerra mondiale si diffondeva il delirio del potere assoluto: in Italia c’era stata la marcia su Roma, in Russia Stalin imponeva il proprio regime, in Germania il nazismo cresceva, Spagna e Portogallo stavano per cadere in mano a regimi totalitari. In molti altri Stati (America latina, per esempio) si diffondevano idee analoghe.
Mentre la gente esaltava il dominio, Pio XI ha proposto questa festa per indicare che la vita non viene dai regimi totalitari, ma da Gesù che cerca il nostro bene.
Attenzione però perché Gesù non ci inganna. Non diventa nostro Re perché risolve a buon mercato ogni nostra difficoltà. Gesù non ci toglie la responsabilità della vita quotidiana. Non fa promesse elettorali. Al buon ladrone non dice: “scendiamo dalla croce” ma “sarai con me nel paradiso”. La vita che Gesù offre è più grande delle nostre attese e, al contempo, esige responsabilità e fiducia.
don Gianni
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